Soluzioni per la sanità di montagna, un convegno a Feltre

Venerdì 19 gennaio a Feltre Motore Sanità e Ulss 1 Dolomiti, con il patrocinio del Cai, organizzano il convegno “Salute oltre la città”. Si discuterà di come garantire alle popolazioni dei territori montani l'equità di accesso alle cure, uno degli aspetti fondamentali per contrastare lo spopolamento
La conca del feltrino, vista dal Monte Avena

«La Sanità italiana è capillare e raggiunge, magari anche solo con un piccolo presidio, tutte le località abitate, ma la carenza di medici e di personale sanitario sta rendendo sempre più difficoltoso presidiare le cosiddette “aree interne” in un contesto, soprattutto quello montano dove, per evitare lo spopolamento, è necessario fornire al meglio tutti quei servizi, e quello sanitario in primis, che permettano alle popolazioni residenti di avere le stesse opportunità e la medesima qualità di vita che avrebbero su altri territori».

Si leggono queste parole nella presentazione del convegno “Salute oltre la città. Soluzioni innovative per la sanità di montagna”, che Motore Sanità e Ulss 1 Dolomiti organizzano a Feltre (BL) venerdì 19 gennaio dalle 9 alle 17 presso l'Auditorium dell'Istituto Canossiano (viale Montegrappa, 1). Tra i patrocinanti c'è anche il Club alpino italiano.

Il concetto che sta alla base dei lavori è che per le popolazioni che abitano nei territori montani l’equità di accesso alle cure è di fondamentale importanza per poter continuare a vivere nelle loro comunità.
Per garantire ciò, secondo Motore Sanità Ulss 1 Dolomiti, «occorrono nuovi modelli organizzativi che, a partire dalla ridefinizione del ruolo del medico di medicina generale, arrivino a comprendere tutti i profili e gli strumenti sanitari utili/necessari alla sanità del territorio, quali l’assistenza nell’urgenza-emergenza, l’accesso alle cure ospedaliere, alla specialistica, all’assistenza territoriale, alle farmacie. Per permettere questo, è necessario individuare modelli organizzativi necessariamente differenti da quelli delle città o dei comuni più facilmente raggiungibili, ma che garantiscano livelli quantitativi e qualitativi dei servizi tali da garantire quell’equità che è diritto costituzionale».

«Come Cai riteniamo che garantire l'accesso a servizi fondamentali per le persone come quelli sanitari sia ineludibile se si vuole mantenere una montagna abitata e vissuta. Questo anche per una sorta di giustizia sociale, dato che chi abita nei paesi di Alpi e Appennini ha gli stessi diritti di chi risiede nelle pianure e nelle città», afferma la Vicepresidente generale del Club alpino italiano Laura Colombo. «Il convegno di Feltre rappresenta un'ottima occasione di confronto sulle modalità attraverso le quali raggiungere questo obiettivo, che devono necessariamente tenere conto delle specificità dei territori montani».

Il programma dei lavori prevede gli interventi di figure istituzionali, preposte alla gestione politica e sociale dei territori coinvolti, e di figure tecniche e scientifiche, preposte alla programmazione sanitaria.
Tra i relatori Sandro Cinquetti, direttore Dipartimento Prevenzione Ulss1 Dolomiti e componente della Commissione centrale medica del Cai, il cui intervento si focalizzerà su montagna e sanità pubblica.

Clicca qui per scaricare il programma.