Simon Gietl in solitaria sul Wildgall apre 'Lumina', tra le vie più impegnative della zona

L'itinerario di misto si sviluppa su roccia di qualità incerta del pilastro nord-est, con difficoltà fino a M7. "È una via logica che corre su una linea suggestiva"
Simon in cima alla via © FB Simon Gietl

Simon Gietl ha aperto una nuova via in solitaria sulla nord-est del Wildgall (3273 metri), conosciuto anche come Monte Collaspro, nel gruppo delle vedrette di Ries. È la terza cima più alta del gruppo, dopo il Collalto e il Monte Nevoso. La montagna a forma di piramide, con le sue creste, è considerata una delle più impegnative della zona. La prima ascensione risale al 1872, oggi si può salire a partire da Riva di Tures, passando per il Rifugio Roma (Hochgallhütte, 2274 metri) in 4 ore. 

Diversi sono gli itinerari tracciati sulla nordest nell'ultimo mezzo secolo, come evidenziato da Gietl nel post pubblicato per comunicare la riuscita della salita compiuta il 12 aprile, di cui riportiamo la foto diffusa dall'alpinista altoatesino. In viola la prima via tracciata nell'inverno 1977 da Leo Baumgartner e Franzi Rienzer (IV+ 400 metri), che non porta in vetta. Nel 1985, in estate, è stata la volta di Konrad e Oliver Renzler, che in estate sono saliti fino in cima per un itinerario di V+ (in blu), lungo  300 metri. Appena due settimane più tardi, Rudolf Leitgeb e Othmar Zingerle hanno tracciato una variante più difficile (VI-) che prosegue a destra. Successivamente si sono aggiunte (in lime) la via di Andreas Messner (V, 300 metri) nel 1993 e la "gialla" di Johannes Bachmann e Manuel Tinkhauser, la prima via di misto, su difficoltà M4+ V+ 350m nell'intaglio a sinistra. Infine, sette anni fa, Lukas Troi, Martin Stolzlechner e Felix Tschurtschenthaler sono saliti tutto a destra, con una bella via di M5+ dallo sviluppo di 500 metri.

Gli itinerari sulla nord-est del Windgall. Lumina è la linea in rosso © FB Simon Gietl

La via aperta da Simon in questi giorni trova spazio a sinistra rispetto alla via dei Renzler e tra quelle di misto è quella che più si avvicina al centro della parete, oltre che di gran lunga la più impegnativa. La guida alpina della Valle Aurina ha descritto così la linea che ha battezzato Lumina e che nei suoi 300 metri di sviluppo arriva al grado di M7, A0. "È una via di misto, logica, che corre su una linea suggestiva. È stata protetta in maniera sicura a friend, ma bisogna prestare attenzione a scaglie di pietra e alla caduta massi nella parte più centrale della parete. Ho lasciato in via 3 spit e un pecker. Per l'avvicinamento ci vogliono due ore e mezza circa dal parcheggio, mentre la discesa avviene per la parete sud. Due le calate da 30 metri lungo la via SelteneErden. Si raccomanda di percorrerla solo quando è freddo, per via del pericolo di distacchi".

L'impressionante verticalità del diedro © FB Simon Gietl