Sentiero Italia Cai al “Ritmo dei passi”

Marco Pietripaoli è partito a metà giugno da Muggia (TS) per percorrere il SiCai a blocchi non continuativi nei prossimi anni, tra educazione, montagna e impegno civile
In cammino sul SiCai, lungo la cresta di confine italo-slovena © Ritmo dei passi

Percorrere, scarponi ai piedi e zaino in spalla, tutto il Sentiero Italia Cai a blocchi non continuativi, partendo da Muggia (TS) e arrivando a Santa Teresa Gallura (SS), all'insegna di educazione, montagna e impegno civile.

Questo è l'obiettivo di Marco Pietripaoli, milanese classe 1959, per 17 anni direttore di CSV Milano (Centro servizi per il volontariato nella città metropolitana di Milano) e attualmente componente del Comitato scientifico di CSRoggi, che ha ideato il progetto pluriennale “Ritmo dei passi”, patrocinato dal Club alpino italiano.

Pietripaoli è partito lo scorso 15 giugno da Muggia (TS) per percorrere le 23 tappe (400 km complessivi, 23mila metri di dislivello in salita e altrettanti in discesa) previste per il 2024, tutte in Friuli Venezia Giulia, sulle creste di confine con la Slovenia e l'Austria. La sua road map prevede l'arrivo al Rifugio Calvi (termine della 23esima tappa) domenica 7 luglio.

Marco Pietripaoli © Ritmo dei passi

Con “Ritmo dei passi”, che vede il coinvolgimento attivo, oltre che del Cai, di Agesci, CSVnet e ASviS, Pietripaoli intende coinvolgere e sensibilizzare i ragazzi e i giovani all’impegno volontario e comunitario a favore dell’ambiente, in particolare quello dei territori montani.

«Per me percorrere il Sentiero Italia Cai significa avere l’opportunità per realizzare attività, incontri, eventi culturali, passeggiate e attività di manutenzione, grazie alla collaborazione delle associazioni partner, di altre locali e delle istituzioni», afferma. «Questo perché ciascuno può contribuire in prima persona a preservare e valorizzare il territorio, in particolare quello montano. I giovani, in particolare, possono coinvolgere altri coetanei nella realizzazione di iniziative che aiutino a essere più consapevoli del proprio apporto di cittadini volontari. I territori montani rischiano di essere abbandonati (non attraversati, disabitati, sconosciuti…) oppure, dall'altro lato, sovrasfruttati (turismo eccessivo, infrastrutture invadenti, squilibri dell’ecosistema…): solo insieme si possono realizzare iniziative che permettano uno sviluppo ambientale, sociale ed economico equilibrato e sostenibile nel tempo».

Il prologo di “Ritmo dei passi” si è tenuto lo scorso 14 giugno a Muggia (TS), con due eventi di presentazione del progetto organizzati da Agesci Muggia 1, Cai sottosezione di Muggia, Associazione Amici di Muggia Vecchia, Parrocchia Santa Maria Assunta e Parrocchia Santi Giovanni e Paolo, con la collaborazione del Comune. È intervenuta, tra gli altri, Sara Bonfanti, prima donna ad aver percorso l'intero SiCai, che ha accompagnato Pietripaoli per cinque giorni lungo il cammino. I due hanno anche partecipato a un incontro con alcuni detenuti della Casa circondariale di Gorizia, nell'ambito del progetto “Carcere in movimento” del Consorzio di cooperative sociali “Il Mosaico” di Udine e Gorizia, e sono stati i protagonisti di un incontro presso la Fondazione Coronini, sempre a Gorizia, durante il quale hanno raccontato il senso dei rispettivi progetti sul Sentiero Italia.

Mucche incontrate durante il cammino © Ritmo dei passi

«Il tema che mi piace sottolineare, giunto a metà cammino, è l'inatteso, lo scoprire e il riscoprire. Il camminare per sentieri ti consente di incontrare persone, di partecipare a eventi come una festa di paese, di conoscere l'ospitalità degli abitanti dei territori montani, ma anche di scoprire una natura che non sempre ti aspetti, come vedere una mucca in un punto dove non pensavi si potesse trovare», continua Pietripaoli. «Queste sono tutte occasioni che nella vita ordinaria nelle città facciamo fatica a vivere e che, invece, sono pressoché quotidiane frequentando i territori montani a passo lento. Qui ogni giorno ho vissuto una scoperta nuova, diversa, entusiasmante, non immaginata, che mi ha aperto il cuore e la mente. Sul SiCai ogni salita, ogni curva, ogni borgo rappresenta un pezzo di Italia, con una sua storia e una sua cultura. In Friuli Venezia Giulia, ad esempio, ho respirato il ricordo della guerre, che si trascina ancora oggi con i diversi dialetti e le diverse minoranze linguistiche».

Nell'ambito del progetto, venerdì 5 luglio alle 9 presso il Rifugio Fabiani, è in programma una giornata di manutenzione del SiCai, coordinata dalla Sezione di Ravascletto, che vedrà il coinvolgimento dei ragazzi dell'Alpinismo giovanile della Commissione giulio-carnica sentieri.

Chi desidera camminare con Marco Pietripaoli, può scrivere una mail per concordare il giorno o i giorni a: marco@ritmodeipassi.it 

Per maggiori informazioni: www.ritmodeipassi.it

La locandina dell'iniziativa del 5 luglio