Sentiero Dino Icardi

Le Cascate di Stroppia, il Bivacco Barenghi e il Vallone dell’Infernetto
Da Lac Ars verso Rifugio Stroppia © Andrea Parodi

Il “Sentiero Dino Icardi” è un notevole percorso ad anello: la prima parte dell’itinerario si svolge su un buon sentiero, che rimonta la spettacolare bastionata delle Cascate di Stroppia e l’ampio vallone soprastante, fino al Bivacco Barenghi ai piedi del Brec de Chambeyron. La seconda parte è più impegnativa: in particolare la discesa dal Colle dell’Infernetto inizia con un tratto assai scosceso, che richiede prudenza ed è sconsigliabile in caso di maltempo.

Accesso

Si risale tutta la Valle Maira fino a Chiappera, poi si continua sulla strada che entra nella Valle del Maurin. Giunti ad un bivio, si prende a sinistra la diramazione per il Rifugio Campo Base (1650 m). Si lascia a sinistra il rifugio e, proseguendo su sterrata, si supera il Ponte delle Fie e si arriva ad uno slargo a quota 1687, sotto la verticale delle Cascate di Stroppia.

Rifugio Stroppia (non gestito) © Andrea Parodi

Itinerario

Si imbocca il “Sentiero Dino Icardi”, che si stacca dalla strada dirigendosi verso il salto inferiore delle cascate, che in piena estate in genere sono prive d’acqua. Dopo alcuni tornanti fra le rocce, si taglia verso sud giungendo ad un bivio. Qui si presentano due possibilità: si può andare a sinistra sul Sentiero Icardi che fa un giro più lungo, ma più agevole, passando sotto il salto centrale delle cascate, oppure si può salire a destra per un sentierino assai impervio, ma più diretto (difficoltà EE). In entrambi i casi si giunge su un bel ripiano chiazzato di rododendri, sede del Lac Ars (2023 m) che non è un lago ma una cospicua sorgente carsica. Il sentiero rimonta un pendio ghiaioso fino ai piedi delle bastionate superiori, poi piega a sinistra e sale con stretti tornanti scavati nella roccia, fino alla cengia erbosa che ospita il non gestito Rifugio Stroppia (2229 m).

Si attraversa su una passerella il rio che forma le cascate, passando alla base del breve salto superiore, quindi si sale al Passo dell’Asino (2310 m) che immette nel Vallonasso di Stroppia. Scendendo pochi metri, il sentiero giunge al Lago Niera (2302 m) che spesso in estate è asciutto, poi rimonta l’ampio e ondulato vallone. Poco più avanti si lascia a sinistra il sentiero per il Colle della Portiola. Proseguendo nell’ampio vallone, si passa sotto il roccioso versante nord-est del Monte Baueria. Si trascura a sinistra il sentiero per il Col de Nubiera e si arriva sotto la gigantesca bastionata rocciosa che va dal Buc de Nubiera al Brec de Chambeyron. Qui s’incontra il “Sentiero Roberto Cavallero”, che si segue verso nord fra massi e detriti. A quota 2774 si lascia a sinistra il sentiero per il Col de Gippiera e, salendo a destra, si giunge in breve al Bivacco Barenghi (2822 m, 3.50 h dallo slargo a quota 1687).

Bivacco Barenghi © Andrea Parodi

Da qui si ha una bella veduta sulla poco lontana parete est del Brec de Chambeyron. Nella conca pietrosa subito a nord del bivacco si stende il Lago del Vallonasso di Stroppia. Seguendo a destra il Sentiero Icardi, si passa fra i detriti ai piedi della cresta sud della Cima della Finestra di Stroppia (caratterizzata da un evidente foro nella roccia). Si scende in diagonale verso due laghetti che si lasciano a destra, si supera un colletto, poi si sale al ripiano ondulato che ospita il piccolo Lago della Finestra (2785 m). Passati a destra del laghetto, si scavalca una sella detritica, quindi si taglia in leggera discesa un ripido pendio di sfasciumi. Infine con una corta risalita si arriva al Colle dell’Infernetto (2784 m).

Dal valico si scende per il ripidissimo versante nord, sfruttando inizialmente esili cenge rocciose attrezzate con cavi metallici. Raggiunto uno scosceso canale detritico, ci si abbassa prima per gradini artificiali, poi direttamente per l’erto pendio di terra e sfasciumi, che diventa via via più ampio: si taglia a destra su detriti più grossolani e si arriva ad un bivio a quota 2605 circa, poco a valle dei piccoli Laghi dell’Infernetto. Da qui si scende a destra nel solitario Vallone dell’Infernetto. Poco sotto il bivio, il sentiero si sdoppia: il ramo di destra, non segnalato, si abbassa più ripidamente verso la sottostante conca pascoliva; quello di sinistra, con i segnavia, perde quota più dolcemente, tagliando verso la piramidale Punta Dumontel posta al centro del vallone. Attraversata una vasta conca pascoliva, il sentiero continua la discesa sul fianco destro idrografico e, con un ultimo tratto ripido fra i detriti, raggiunge a quota 1977 la strada sterrata che rimonta la Valle del Maurin. Il Sentiero Icardi scende per un breve tratto lungo la strada principale poi, superato un tornante, volge a destra sulla carrareccia che si abbassa sul versante destro della valle, fino allo slargo a quota 1687 dal quale si era partiti (2.50 h dal Bivacco Barenghi, 6.40 h totali).

Lago Vallonasso © Andrea Parodi

 

Partenza e arrivo: Ponte delle Fie (1687 m)
Lunghezza: 15 km
Dislivello: + 1250 m
Durata: 6.40 h
Difficoltà: EE (escursionisti esperti)
Punti d'appoggio: Rifugio Stroppia (non gestito), Bivacco Barenghi
Periodo consigliato: luglio-settembre

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