La Corna Rossa, in primo piano, con la Cima Grosté e la Cima Falkner sullo sfondo. © Archivio Sat – Società Alpinisti TridentiniLe Dolomiti di Brenta sono senza ombra di dubbio uno dei luoghi più affascinanti e particolari del Trentino e delle Alpi intere, motivo che le rende molto frequentate dagli escursionisti. Ma anche se i sentieri di queste montagne di calcare e dolomia, dalle mitiche vie ferrate delle Bocchette ai percorsi più facili tra boschi, pascoli e rifugi, vengono presi d’assalto da migliaia di turisti ogni estate, esistono ancora luoghi dove immergersi nel silenzio e poter ammirare stupendi scorci panoramici e preziose emergenze botaniche e geologiche. È il caso di questa traversata, che parte e arriva in due dei luoghi più conosciuti di queste montagne, da Vallesinella al rifugio Graffer, percorrendo il versante sudorientale del Monte Spinale, lungo la testata della Vallesinella. Si cammina sempre in salita (ma nulla vieta di seguire il percorso in senso opposto) al cospetto di grandi bastionate di roccia multicolore, prima nel bosco, poi tra ampi pascoli. Partenza e arrivo sono collegati a Madonna di Campiglio con autobus e impianti di risalita, ma i più allenati hanno la possibilità di prevedere escursioni ad anello di varia lunghezza, tutte molto appaganti.
Da Madonna di Campiglio si raggiunge la località di Vallesinella (circa 5 chilometri, strada a traffico regolamentato, servizio di bus navetta), da dove si segue la strada forestale verso est e poi il sentiero n° 382 che sale diagonalmente nel bosco. Superata una terrazza panoramica sopra le Cascate Alte, si transita dalla radura di Malga Vallesinella di Sopra, ignorando le deviazioni a destra per il rifugio Casinei e a sinistra per il Monte Spinale, e rientrati nel bosco si superano alcuni canaloni franosi, portandosi alla testata della valle tra la vegetazione che si dirada e la vista che si apre sulle montagne sovrastanti. Ai piedi della Corna Rossa, si piega decisamente a nord e con numerose svolte si risale un costone, uscendo sui vasti pascoli superiori. Senza alcuna difficoltà, e in costante ma moderata salita, si attraversa la grande prateria alpina, con la vista che spazia a 360 gradi dalla Presanella alla Pietra Grande e alla Cima Grosté, arrivando infine al rifugio Graffer. Da qui si può raggiungere la stazione intermedia della telecabina del Grosté, con la quale è possibile scendere a Campo Carlo Magno.