Venerdì 18 giugno a partire dalle ore 14.30 la Società Alpina delle Giulie – Sezione di Trieste del
Club Alpino Italiano ospiterà presso la sala conferenze della propria sede il convegno
La toponomastica della Grande Guerra sul fronte carnico isontino che potrà essere seguito in live streaming sul canale Youtube della SAG al link
https://youtu.be/BqlB9NdNb20.
Una giornata di studio
Finanziato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, all'interno del bando Ricerche storiche per la Valorizzazione del patrimonio storico- culturale della Grande Guerra e sostenuto dalla Soprintendenza Archivistica del Friuli-Venezia Giulia, il progetto vede coinvolti tre enti: oltre alla Società Alpina delle Giulie con il suo Gruppo Ricerche e Studi Grande Guerra , la Direzione del Sacrario Militare di Redipuglia - del Ministero della Difesa - Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, e la Ustanova “Fundacija poti miru v Posočju” / Fondazione Sentiero della Pace di Caporetto.
La giornata di studio che avrà inizio alle ore 14.30 e si protrarrà fino alle ore 19 dopo i saluti istituzionali vedrà gli interventi (in ordine di apparizione) di:
Fulvio Salimbeni (Università degli Studi di Udine),
Mauro Pascolini (Università degli Studi di Udine),
Paolo Plini (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma),
Petra Sovljšak (Accademia Slovena di Scienza e Arti),
Diego Kuzmin (Comune di Gorizia),
Luca Caburlotto (Soprintendenza Archivistica del FVG),
Annalisa Giovannini (Associazione Nazionale per Aquileia) e
Silvo Stok (Società Alpina delle Giulie)
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Un sistema sulla toponomastica
L’obiettivo è realizzare un primo sistema organico sulla toponomastica riferita al primo conflitto mondiale del territorio transfrontaliero del Friuli Venezia Giulia, coinvolgendo quindi i territori limitrofi di Slovenia e Carinzia. Questa carta complessiva, fondamentale per qualsiasi attività di studio e ricerca, verrà collegata alla nomenclatura prebellica ed a quella attuale in modo da definire temporalmente
un prima ed un dopo, agganciato alla situazione attuale. Il lavoro si è dunque prefisso di ricercare, ordinare e cronologicamente definire quest’evoluzione che ha il suo culmine e razionalizzazione soprattutto nel 1917. Il territorio interessato dalla ricerca si estende su tutta la regione del Friuli Venezia Giulia e le fasce confinarie di Slovenia e Carinzia (Armate 3^, 2^, Zona Carnia).