Aveva fatto il giro del mondo, la notizia dell’invasione di turisti a Roccaraso, la meta turistica invernale dell’Alto Sangro (Abruzzo). La notizia del caos venutosi a creare lo scorso 26 gennaio è infatti finita su testate come The Guardian e sul The Times di Londra. Ma almeno un trafiletto gliel’hanno dedicato in molti Paesi, dalla spagna alla Germania, fino all’altra parte dell’oceano. E tutti, chi con maggior interesse, chi con meno, aspettava di scoprire cosa sarebbe accaduto in questo primo fine settimana di febbraio.
Dopo il molto parlare, tra misure preventive e promesse di un afflusso ancora maggiore, tra l’1 e il 2 febbraio, Roccaraso ha vissuto una situazione più gestibile rispetto al caos del 26 gennaio, quando l'afflusso massiccio di turisti aveva messo a dura prova la cittadina dell'Alto Sangro. Questa volta, complice anche il maltempo, solo 40 autobus provenienti da Napoli, su un massimo di 60 autorizzati, hanno raggiunto la località.
Controlli e misure preventive
Per evitare il ripetersi delle criticità precedenti, le autorità hanno istituito una "dogana" tra Castel di Sangro e Rionero Sannitico, dove tre autobus sprovvisti di autorizzazione sono stati respinti. Successivamente, sulla statale 17 nei pressi dell'Istituto Alberghiero di Roccaraso, è stato allestito un punto di controllo per i passeggeri, gestito da polizia, carabinieri e vigili del fuoco.
Nonostante le previsioni meteo sfavorevoli, circa 10mila persone hanno trascorso la domenica a Roccaraso. Sono stati staccati 8000 skipass sull'intero comprensorio sciistico. Le prime comitive campane hanno iniziato a lasciare la località intorno alle 15:30, anticipando la partenza a causa del peggioramento del tempo.
La soddisfazione del sindaco
Il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha espresso soddisfazione per l'efficacia delle misure adottate, sottolineando che "le limitazioni e il piano di controllo messo in atto dalla prefettura insieme alle amministrazioni ha prodotto i suoi effetti". Ha inoltre evidenziato l'importanza di approfondire le cause dell'afflusso massiccio della settimana precedente, poiché "le immagini circolate domenica scorsa sono negative per Roccaraso e non rispecchiano la realtà dell'offerta turistica e della bellezza di questo paese".