Con “Una montagna da scoprire”, Fondazione Ezio Migotto, Cai Pordenone e Agesci Fvg invitano tutti gli interessati a ripetere, la prossima estate, una delle 23 vie alpinistiche salite da Migotto nel corso della sua vita: si va dalle più tecniche del periodo giovanile alle più esplorativa della fase adulta
«Una manifestazione alpinistica diffusa che ti porterà alla riscoperta delle Dolomiti Friulane, quel “bosco” di cime aguzze e pinnacoli tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, di cui la più nota è il Campanile di Val Montanaia, che magari già conosci, ma che ora hai la possibilità di vivere con occhi diversi».
Con queste parole
Fondazione Ezio Migotto, Cai Pordenone e
Agesci Fvg presentano "Una montagna da scoprire": si tratta di un invito a tutti gli appassionati di alpinismo a ripetere, la prossima estate
una delle 23 vie aperte dall'alpinista e capo scout Ezio Migotto su queste montagne.
«Questa particolare riesplorazione sarà uno degli eventi speciali che abbiamo scelto di realizzare per celebrare il decennale della scomparsa di Ezio, una persona speciale che ha esplorato con uno spirito particolare, profondo ed avventuroso, queste montagne così affascinanti e nascoste. Le cordate del Cai, di Agesci e di chiunque altro abbia piacere di partecipare, con competenze adatte, avranno il compito di rivivere le piccole/grandi avventure di Ezio, scegliendo in autonomia quali vie e quando percorrerle».
Cresta del Leone, Dolomiti Friulane © F. Bruna - Fondazione Dolomiti Unesco
Le modalità di partecipazione
Dopo aver scelto quale via affrontare, i partecipanti si devono iscrivere alla manifestazione preferibilmente
entro questo mese di aprile, in modo da partecipare all'incontro tra tutte le cordate previsto a inizio maggio presso la sede del Cai Pordenone.
Ogni cordata è libera di
organizzare in autonomia la propria salita, purché venga effettuata
entro la fine di settembre 2023.
«Alcune vie sono più difficili e con un carattere più tecnico, legate al periodo giovanile di Ezio. Altre, legate al periodo adulto successivo ai numerosi incidenti, hanno un carattere più esplorativo su cime minori», spiegano gli organizzatori. «Ad ognuno la propria strategia su come prepararsi alla ripetizione: quanto allenarsi, quanto studiare e se fare o meno sopralluoghi di analisi del territorio, tenendo conto del fatto che sono passati molti anni dalla pubblicazione delle relazioni. Alcune vie si muovono vicino a percorsi consolidati, altre in zone particolarmente poco frequentate. Ad ognuno la scelta, secondo le proprie inclinazioni e capacità».
Oltre alla proposta di ripetizione, l’invito rivolto alle cordate è quello, dove possibile, di
incontrare i compagni che hanno compiuto quella salita insieme a Ezio Migotto.
«Crediamo infatti che ogni avventura alpinistica (piccola o grande che sia) sia prima di tutto un’esperienza umana e come tale vada vissuta».
Allegria alla Base Scout di Andreis © Luca Vivan (www.lucavivan.com)
Il convegno conclusivo
La manifestazione, patrocinata dal
Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e dal
Comune di Andreis, si concluderà il
7 ottobre presso la
Base scout di Andreis (una struttura voluta e creata da Ezio), dove si terrà un convegno sulla
pedagogia della montagna.
«Sarà una giornata di riflessioni, confronti e di elaborazione di proposte concrete, per indagare i limiti e il potenziale educativo della montagna quale contesto di vita e di apprendimento. Un contesto ideale per stimolare le competenze fisiche, di movimento e orientamento, educare alla fatica, all’essenzialità, alla rinuncia, al senso del limite e al silenzio».
In questa occasione le cordate che hanno partecipato potranno
raccontare e condividere l'esperienza vissuta sulle “montagne di Ezio”.
Le informazioni sulle vie e le modalità di partecipazione si trovano su
unamontagnadascoprire.fondazionemigotto.org