Ripartire con il Premio Meroni

Venerdì alla Statale di Milano sarà assegnata l'edizione 2021 del premio della Scuola Silvio Saglio della Sezione Sem del Cai, che darà spazio a chi ha tenuto vivo il valore della montagna come maestra di vita anche in tempi di pandemia
Dare visibilità a storie di persone che, durante la chiusura, nel rispetto delle leggi, hanno continuato a “vivere e far vivere” la montagna. Questa è la formula, speciale e unica, dell'edizione 2021 del Premio Marcello Meroni, istituito dalla Scuola di alpinismo e scialpinismo Silvio Saglio della Sezione Sem del Cai.

Incentivare la fiducia nel futuro con i valori della montagna

«Premiare chi si è prodigato, anche in tempo di covid, a tenere vivo il valore della montagna quale maestra di vita contribuendo con il proprio esempio a incentivare la ripartenza e la fiducia nel futuro. Con questo impegno il Premio Marcello Meroni, giunto alla tredicesima edizione, ancora una volta celebra la montagna declinata sotto vari aspetti: cultura, ambiente, sostenibilità, alpinismo e solidarietà».
Questo quanto scrive il Comitato organizzatore di un premio che quest'anno evidenzierà dunque
«il filo rosso che ha unito numerose iniziative legate alla montagna nonostante il particolare momento che si sta vivendo in Italia e nel resto del mondo».

Premiazione alla Statale

La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 26 novembre alle 20 a Milano, nell'Aula magna dell'Università Statale in via Festa del Perdono, 7. Per partecipare è necessaria la registrazione (online o all'evento) e il Green pass valido. Saranno premiati Flavia Cellerino («per avere mantenuto il contatto con gli appassionati favorendo un fertile incontro tra l'arte nella montagna e la montagna nell'arte»), Dolomiti Open («per aver portato a compimento la “Falesia Dimenticata” consegnandola alla comunità e promuovendone la frequentazione responsabile»), la borgata Paraloup («per il recupero e la rinascita di realtà che restano simbolo del desiderio di libertà e di rinascita dell'uomo») e United Mountains of Europe («un progetto testimonial della ripartenza: attraversare i confini, rompere gli argini del lockdown per impossessarsi nuovamente della vita, dell'ambiente e della socialità»). La serata sarà condotta da Luca Calvi, traduttore poliglotta e storico dell'alpinismo. Clicca qui per scaricare la locandina.