Michele Tixi e Giovanni Ravizza hanno aperto una nuova via sulla parete ovest del Monte Rothorn (3152 metri). Ricordi indelebili (M6, 230 metri) è un itinerario di misto, arrivato di poco fuori stagione, ma in condizioni pressoché perfette per i parametri di una invernale, grazie alle basse temperature registrate. Michele Tixi ci spiega come è andata: «Il Monte Rothorn è uno dei 3mila metri che fa da spartiacque tra la Val d’Ayas e la Valle di Gressoney. È di fronte al Monte Rosa e sulla parete ovest non c’è quasi niente. È una parete repulsiva, dura, noi abbiamo visto la linea accompagnando dei clienti nei giorni precedenti la salita. Abbiamo prima preso gli impianti e dopo un’oretta di avvicinamento con gli sci siamo arrivati all’attacco».
La via Ricordi indelebili © G.Ravizza, M.Tixi
La via ha impegnato i due alpinisti per 4 ore, che hanno scalato in stile trad. Ancora Tixi, dalla sua relazione: «Non sapevamo come sarebbe stato dentro il profondo solco che taglia quella parete scura e piuttosto repulsiva che abbiamo osservato da una vita. Già, perché abbiamo scoperto dopo aver iniziato a scalare insieme che questa passione è nata per entrambi in Val d' Ayas. Già ai tempi attratti dalla verticalità e dalle cime che ci sembravano inarrivabili (...) Ne sono usciti 6 tiri in cui è valso tutto: picche e mani, ghiaccio e teppe, lotte per tirare giù i bouchon a pugni.. 5 tiri su 6 da scalare e da ingaggiarsi. Gradi omogenei e non estremi lasciano godere dell' avventura. Divertimento assicurato.. se avete i nostri gusti . Uscire al sole bucando la cornice e sapendo di aver lasciato un segno di passaggio su quella parete è stato un bel momento. Sulla cima del Rothorn ero stato da bambino con mio padre e Franco Spataro (allora Aspirante Guida Alpina), le prime persone che mi hanno trasmesso la passione per la natura e per la montagna in particolare. Un ricordo ancora nitido».
In via si trovano solo tre chiodi: uno vecchio sul primo tiro, la sosta del terzo e un altro più in alto, di progressione. Per una ripetizione si consiglia di portare una serie di friend dai micro al 3 più qualche medio doppio, 1 vite corta, chiodi e martello. La discesa è avvenuta lungo la normale fino al pianoro (lato Gressoney), quindi i due alpinisti sono tornati sul lato Ayas tramite il primo colletto sud, scendendo il pendio fino alla base della parete.
Una invernale "fuori stagione" © G.Ravizza, M.Tixi
A seguire la relazione:
L1 M6 30m sosta a friend alla biforcazione
L2 AI2 70m trasferimento su pendio, sosta a friend a base parete
L3 M5+ 35m diedro camino con passaggio nel buco, sosta con chiodo in loco da rinforzare con friend 1
L4 M6 35m traverso su teppe e poi diedro con ribaltamenti, sosta a friend nella nicchia.
L5 M5 40m traverso su neve a sx, sistema di diedri e murettino strapiombante, 1 chiodo in loco, sosta a friend su cengia sotto il successivo strapiombo.
L6 M5 30m saltino strapiombante e poi facile fino alla cornice sommitale, varie possibilità di sosta