«Il Comitato scientifico centrale del Cai si complimenta per il nuovo prestigioso titolo raggiunto da Claudio Smiraglia, già presidente del Comitato stesso, che corona una meritevolissima attività scientifica anche a favore del Club alpino italiano. L'Università di Firenze ha così voluto riconoscere l'impegno e i numerosi studi realizzati dall'eminente scienziato a proposito dei temi inerenti la glaciologia, argomento di stringente attualità alla luce dei cambiamenti climatici in corso».
Meriti nella ricerca dedicata alle aree glaciali
La nota del Csc fa riferimento alla laurea magistrale
honoris causa in
Scienze e tecnologie geologiche che l'
Università degli Studi di Firenze ha conferito al geografo e geomorfologo milanese per i suoi meriti nella r
icerca dedicata alle aree glaciali.
«Con la sua lunga attività di studio del morfosistema glaciale dell'alta montagna, ha affrontato anche con nuove metodologie temi innovativi e oggi attualissimi come le variazioni recenti del glacialismo alpino ed extralpino interpretate come sintomo del cambiamento climatico», recita la motivazione del titolo conferito a Smiraglia. «Queste ricerche sono state condotte con una lunga serie di missioni nelle principali aree glaciali della terra, compresa l’Antartide, ed hanno permesso di sviluppare un particolare settore della geografia fisica e delle scienze della terra, la glaciologia, con la creazione di una vera e propria scuola, a livello internazionale».
La rettrice Alessandra Petrucci con Claudio Smiraglia © Università degli Studi di Firenze
La cerimonia di consegna
La cerimonia si è svolta ieri nell'Aula Magna dell'ateneo fiorentino, con la consegna del titolo a Smiraglia da parte della rettrice
Alessandra Petrucci. Dopo i saluti di
Sandro Moretti, vicedirettore del Dipartimento di Scienze della Terra, e di
Lorella Francalanci, presidente della Scuola di Scienze matematiche, fisiche e naturali,
Carlo Alberto Garzonio ha tenuto la
laudatio.
Claudio Smiraglia ha svolto poi la sua
lectio magistralis, dal titolo “Dagli Alpium Dracones agli Unmanned Aerial Vehicles: quali sviluppi futuri per la ricerca glaciologica?”.