ReStartApp, l'edizione 2022 di Progetto Appennino è in Irpinia

Il partenariato guidato dal Comune di Avellino, è stato individuato come il più idoneo per realizzare il programma di rilancio delle aree interne
Il partenariato guidato dal Comune di Avellino – insieme al Comune di Mercogliano e alla Fondazione Polo Terra, è stato individuato come il più idoneo per realizzare il programma di rilancio delle aree interne proposto da Fondazione Edoardo Garrone. Tra i punti principali del progetto, si va dalla formazione per la nascita di nuove giovani imprese, consolidamento del tessuto imprenditoriale esistente, creazione di reti, coinvolgimento di altre dimensioni della comunità nelle attività produttive, strumenti e competenze per dare vita a progetti di sviluppo efficaci perché condivisi e inclusivi.

La prima volta in un territorio dell'Appennino meridionale

Dopo tre edizioni di ReStartAlp in Piemonte, sette edizioni di ReStartApp in diverse località dell’Appennino settentrionale e centrale, un’edizione di ReStartApp per il Centro Italia nell’area cratere di Marche, Umbria e Lazio e la prima edizione di Progetto Appennino nelle Marche, ad Ascoli Piceno, il modello di sviluppo delle aree interne promosso da Fondazione Edoardo Garrone sarà realizzato, per la prima volta, su un territorio dell’Appennino meridionale. Il tutto grazie alla collaborazione con un partenariato di natura essenzialmente pubblica. Ad essere coinvolti sinergicamente nell’attuazione dell’iniziativa saranno infatti tutti i 45 comuni dell’Area Vasta di Avellino.
«Per realizzare la seconda edizione di Progetto Appennino abbiamo avuto la possibilità di scegliere tra diverse candidature, tutte interessanti, di alta qualità, solide e molto credibili – spiega Alessandro Garrone, presidente di Fondazione Edoardo Garrone. – Abbiamo deciso di puntare sull’Area Vasta di Avellino, in Irpinia, che vede il Comune di Avellino come capofila, perché ci permette di mettere alla prova la replicabilità e la validità del nostro Progetto su un territorio per noi fin ad oggi inesplorato, sperimentando, al contempo una nuova geometria di partenariato. Una scelta che va quindi nella direzione del consolidamento e della continua sperimentazione del nostro modello di lavoro, in un contesto territoriale e di relazioni sostanzialmente nuovo».
Intorno al Progetto Appennino si conferma inoltre il coinvolgimento attivo di una consolidata rete di partner istituzionali, che affiancano Fondazione Edoardo Garrone fin dal 2014 e ne condividono l’impegno per la riqualificazione delle aree interne del nostro Paese: Fondazione Symbola, Legambiente, UNCEM, Alleanza Mobilità Dolce, Club Alpino Italiano, Fondazione CIMA, Open Fiber, Tiscali, Federbim, Federforeste e PEFC Italia.