Gli splendidi boschi di faggio in autunno, sulla via per Madonna delle Coste © Marta ZarelliSi chiama Katia ed è una donna tutta d’un pezzo, una donna che racconta le avventure della sua famiglia e dell’azienda agricola che gestisce insieme al marito e ai quattro figli. Un’azienda storica con annessa macelleria presa in eredità dai genitori del marito Guido, un punto di riferimento per tutti coloro che amano un’ospitalità semplice ed esperienze nella natura. “Non volevano crederci che noi continuavamo a viverci davvero, quassù!” racconta Katia. Quando tutto il Centro Italia è stato sfollato negli hotel della costa adriatica, dopo le forti scosse di terremoto che hanno colpito una grande porzione di territorio tra Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche nel periodo da agosto a ottobre 2016, Katia e la sua famiglia hanno detto no. “E del resto se scappiamo tutti cosa resta di Accumoli?
Forca dei Coppelli, la magia della conca dei Pantani e il Monte Vettore © Marta ZarelliAccumoli è un piccolo comune che si trova sul lato orografico sinistro della valle del Tronto, una valle importante grazie alla presenza di una delle vie di comunicazione maggiormente frequentata a partire dai romani, la Via consolare Salaria, che unisce la capitale alla costa adriatica, dopo avere superato la splendida Ascoli Piceno. L’epicentro della devastante scossa del 24 agosto, famosa per aver distrutto Amatrice, è nel comune di Accumoli. Il territorio da quel momento è stato totalmente abbandonato. Katia, suo marito Guido e i quattro figli si sono rimboccati le maniche e hanno portato avanti con passione e tenacia il progetto di costruire intorno all’azienda agricola una struttura d’accoglienza. Le sistemazioni sono state diverse nel corso degli anni: un agricampeggio con moduli abitativi simili a dei container fino al passaggio che dovrebbe avvenire il prossimo anno a strutture in legno dotate di ogni comfort.
Azienda Montagna Bio, punto accoglienza del Sentiero Italia CAI a Madonna delle CosteÈ questo il mondo di Altamontagna Bio, una casa intorno alla quale ruotano le attività quotidiane dell’azienda agricola. Mucche, maiali, galline, grano e quattro figli che si occupano insieme ai genitori della conduzione dell’azienda. Quattro figli speciali che non hanno frequentato le scuole tradizionali ma sono stati cresciuti seguendo un’educazione parentale, da Katia e Guido, legata ad attività pratiche, tradizioni locali, interessi personali e attitudini di ognuno. Chi più è interessato alla geografia si fa lunghe chiacchierate con gli ospiti, anche stranieri, che transitano per questo territorio. Ci troviamo in un posto in cui il carattere operoso delle genti che lo popolano sono state plasmate dalle forze della natura: la sismicità per prima ha modellato i rilievi montuosi ma anche la tenacia e la caparbietà di queste popolazioni d’Appennino Centrale, i ritmi della transumanza, il lavoro nel bosco e nelle stalle. É proprio qui che si incontrano le due sezioni dell’Appennino Centrale, quello Abruzzese a sud e quello Umbro-Marchigiano a nord, nella valle del Tronto che ne segna il confine, come segna il confine tra due importanti massicci dell’Italia Centrale, quello dei Monti della Laga e dei Monti Sibillini.
Prati pascoli e bestiame, sullo sfondo la catena dei Monti della Laga e del Gran Sasso © Marta ZarelliSeduti nel prato di fronte al casale di Katia è possibile ammirare la catena dei Monti della Laga in tutta la sua bellezza. I Monti della Laga sono un’isola di marne e arenaria che emerge nel mare di calcare dell’Appennino Centrale. Caratterizzati da un aspetto dolce e ondulato che sale oltre i duemila metri con una linea di cresta, a tratti difficile e tortuosa, fino a giungere nel suo culmine con il Monte Gorzano (2458 m). Ad ovest della catena montuosa la conca di Amatrice, spesso coperta da una coltre di nubi, e più a sud le lontane cime occidentali del Gran Sasso. Altamontagna Bio è Punto d’Accoglienza ufficiale del Sentiero Italia CAI, un punto di appoggio per chi percorre le tappe centrali del Sentiero Italia e si trova appena oltre la chiesa di Madonna delle Coste, ancora danneggiata dal terremoto, alla fine della tappa che arriva da Amatrice e all’inizio della lunga traversata verso il mondo della maga Sibilla, incontrando i Piani di Accumoli, con splendidi laghetti e cavalli al pascolo, e percorrendo la dorsale spartiacque tra l’importante sistema degli altopiani tettonico-alluvionali di Norcia.
Scopri la tappa N02 del Sentiero Italia CAI da Colle d'Arquata a Madonna delle Coste.
I Pantani di Accumoli © Marta Zarelli