CAI giovani 2024 - Marmarole RundeIl gruppo, composto da 13 persone, si è avventurato nel Marmarole Runde, ma purtroppo il programma iniziale, che prevedeva la salita da Auronzo al Rifugio Chiggiato, poi dal Chiggiato al Galassi e, infine, dal Galassi alla Foresta di Somadida, ha dovuto subire delle variazioni a causa di alcuni imprevisti.
Nel letto del torrente Oten era prevista il giovedì una esercitazione militare che richiedeva di superare quel tratto di percorso, previsto la mattina del secondo giorno, prima delle 7.30, ossia prima del suo inizio. Questo significava svegliarsi verso le 4:00 e pertanto era necessario arrivare al rifugio Chiggiato per tempo, per consentire di andare a dormire a un orario adeguato. Per questo motivo il primo tratto dalla tappa del mercoledì è stato velocizzato nel primo pezzo prendendo un mezzo di risalita invece del sentiero per poter arrivare al rifugio Chiggiato prima del tempo previsto inizialmente. Questa modifica di programma ha consentito di arrivare presto al rifugio e di godersi un pomeriggio di relax, chiacchiere e giochi: momento fondamentale di condivisione.
Come detto, il giovedì la sveglia è suonata presto e anche il meteo non ha aiutato, il gruppo è partito al buio sotto una forte pioggia, fatti i primi 800m di discesa li aspettavano alcuni km in piano prima di arrivare al punto di fermo, la Capanna degli Alpini, e questa distanza andava coperta entro 3 ore per evitare l’esercitazione. Arrivati alla Capanna il gruppo si è fermato un’oretta per asciugarsi un po’ e mangiare qualcosa, dopodiché sono saliti al rifugio Galassi. Qui una nuova sorpre: dopo un’oretta e mezza è iniziato a nevicare. Bello e magico, ma potenzialmente problematico per la giornata successiva. Nuovo cambio di programma: si salta la forcella alta, da forcella bassa si va al rifugio San Marco e da lì, invece che salire a forcella alta, si va a San Vito di Cortina, ritornando ad Auronzo di Cadore con due mezzi messi a disposizione dal CAI.
Il giro è stato stupendo, la bellezza delle dolomiti non ha bisogno di presentazione e il divertimento nel gruppo è stato garantito, in più la neve è stata una gran fortuna, ma la vera ricchezza di queste giornate è stata la socializzazione, la possibilità per i giovani del CAI di trovarsi, parlare, condividere idee e problemi. Il confronto tra realtà lontane e diverse, la possibilità di conoscersi e progettare attività in condivisione è stato il perno di questi tre giorni, il vero valore aggiunto di questa esperienza. Ne è nato un evento che unisce le differenze di varie parti d’Italia, differenze che molte volte vengono viste come una divisione e invece sono una ricchezza.
L’attività fa parte del progetto Gruppo di Lavoro dei Giovani, nato nel 2023 su iniziativa del Presidente Generale con l’intento di coinvolgere e creare una rete tra i soci giovani del CAI, favorendo la nascita di realtà sezionali giovanili. Il Gruppo fa riferimento a una rete di referenti regionali e al suo interno si compone di due coordinatori e otto rappresentanti di tavoli tematici, che si occupano di ambiente, attività, vita di sezione, comunicazione, cultura, informatizzazione, scuole e socializzazione. Questo è il secondo raduno che si svolge sull’onda di questa iniziativa, dopo il successo dello scorso anno a Corvara, e prossimamente ci sarà un camp a Salerno a cavallo tra ottobre e novembre e si inizia a progettarne un altro in Val d’Aosta per inizio 2025.
L’iniziativa ci piace, ci piace l’idea di creare qualcosa tra giovani per i giovani e ci piace un futuro del CAI ricco di connessioni a livello nazionale.
Non possiamo che augurare: buon lavoro!