È di un morto e due feriti (di cui uno gravissimo) il bilancio dell'incidente in montagna di ieri pomeriggio (28 febbraio 2024), a Racines di dentro, in alta Valle Isarco (Bolzano). La massa nevosa si è staccata poco dopo le 16, sopra la malga Wumbsalm, travolgendo tre giovani scialpinisti tedeschi: illeso il quarto che faceva parte del gruppo e che aveva preferito fermarsi al rifugio, anziché proseguire verso la cima.
Imponente il dispiegamento di soccorritori, con i tecnici del Soccorso alpino di Vipiteno e del Soccorso alpino della Guardia di finanza e quattro elicotteri (i tre dell'elisoccorso, Pelikan 2, Pelikan 3 e dell'Aiut alpin Dolomites e quello delle Fiamme gialle) che in poco tempo sono riusciti a rintracciare i travolti dalla valanga, tutti attrezzati con l'Artva (l'apparecchio di ricerca dei travolti in valanga). Per uno di loro, sepolto da quattro metri di neve, non c'era più nulla da fare. Recuperato in grave stato di ipotermia il secondo ferito, trovato sotto due metri e mezzo di neve, e con ferite di grave entità il terzo, appena sotto la superficie: entrambi sono stati portati all'ospedale di Bolzano.
“Marcato” (di grado 3 su una scala di 5) il pericolo valanghe, secondo il bollettino della Provincia: nei giorni scorsi, nella zona di Racines, sono caduti circa 60 centimetri di neve che si sono accumulati a un vecchio strato di neve ghiacciata. A pochi chilometri di distanza dal luogo della tragedia, ma appena al di fuori delle piste del comprensorio di Racines, a inizio gennaio, due bambini di 10 e 11 anni erano stati travolti da una valanga. Erano stati estratti quasi immediatamente, riportando solo ferite lievi.