Quale neve domani? Un viaggio tra passato e futuro nelle immagini della montagna invernale

Una mostra fotografica e documentale a Pordenone per raccontare, attraverso scatti storici e riflessioni sul cambiamento climatico, il legame profondo tra comunità e montagne innevate
L'Alpe di Siusi con la prima neve © Facebook Passione Neve & Montagna

Nel 2025 la Sezione di Pordenone del CAI festeggia un traguardo importante: 100 anni di vita, di escursioni, di passione per la montagna e di impegno civile. Per celebrare questo centenario, è nato il progetto 100 anni di montagne per un futuro sostenibile, che intende guardare al passato con gratitudine e al futuro con responsabilità, promuovendo consapevolezza ambientale e coinvolgendo attivamente la comunità locale.

Nell’ambito delle iniziative previste, il 28 marzo viene inaugurata la mostra “QUALE NEVE DOMANI? Fotografie storiche e nuovi scenari”, allestita presso la Sala Carlesso della sede sociale CAI di Pordenone, in Piazza del Cristo 5A. Dopo l’esposizione Montagne di memorie. Racconti in bianco e nero, aperta a marzo al Museo di Storia Naturale, questa è la seconda tappa di una mostra “diffusa” che accompagnerà la città per tutto l’anno.

Curata da Marco Minuz, l’esposizione propone un doppio sguardo: da un lato le immagini storiche, provenienti dall’archivio della Sezione e da collezioni private, che raccontano la montagna invernale e i pionieri dello sci nei primi decenni del Novecento; dall’altro un percorso di riflessione sul cambiamento climatico e sul futuro delle comunità che vivono le Terre Alte durante l’inverno.

“Quale neve domani?” non è solo un titolo evocativo, ma una domanda concreta che interroga tutti. Le foto in bianco e nero rievocano inverni generosi, quando la neve era abbondante e lo sci era una pratica spontanea, vissuta con mezzi semplici e grande entusiasmo. Ma a partire dagli anni ’60, il boom delle stazioni sciistiche ha trasformato lo sci in un fenomeno di massa, fulcro dell’economia e della cultura alpina e appenninica. Un equilibrio oggi messo in crisi dal riscaldamento globale, che rende le nevicate sempre più rare e disegna scenari inediti.

I pannelli tematici della mostra si ispirano al documento della Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del CAI “Cambiamenti climatici, neve, industria dello sci”, e approfondiscono tre aree chiave:
I benefici per le comunità locali, I cambiamenti climatici, Adeguamento e perdita dell’identità montana.

Il percorso è arricchito da illustrazioni realizzate con l’intelligenza artificiale da una studentessa della 5D del Liceo Artistico Galvani di Cordenons, che ha saputo tradurre in immagini uno scenario immaginario ma al tempo stesso simbolico e condiviso da tanti territori montani. Un grande pannello finale raccoglie tutte le tavole realizzate dalla classe, frutto di un attento lavoro collettivo di lettura e interpretazione.

La mostra sarà visitabile fino al 30 maggio, il martedì, mercoledì e venerdì dalle 18:00 alle 19:30, e il giovedì dalle 21:00 alle 22:30. Sono previste visite guidate su richiesta per gruppi e scolaresche. Tutte le informazioni sono disponibili su caipordenone.it.