In Italia la
Rete Natura 2000 protegge 132 habitat, 90 specie di flora e 114 specie di fauna (delle quali 22 mammiferi, 10 rettili, 16 anfibi, 26 pesci, 40 invertebrati) ai sensi della Direttiva Habitat. Circa 391 specie di avifauna sono invece tutelati dalla Direttiva Uccelli.
Natura 2000 tutela poi
2357 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), 2286 dei quali sono stati designati quali Zone Speciali di Conservazione, e 636 Zone di Protezione Speciale (ZPS). 357 di queste ultime sono siti di tipo C, ovvero ZPS coincidenti con SIC/ZSC.
Aree dove le attività umane non sono escluse
In occasione della
Giornata Europea della Rete Natura 2000, che ricade ogni anno il
21 maggio, il presidente della Commissione centrale tutela ambiente montano del Cai
Raffaele Marini ricorda che
«queste aree non sono riserve rigidamente protette. Le attività umane non sono escluse».
La Direttiva Habitat intende infatti garantire la protezione della natura tenendo anche conto
"delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali" (Art. 2).
«Le persone vanno alla ricerca della natura per svariati motivi. Molti desiderano rilassarsi nella pace e nella quiete di un ambiente suggestivo, ad alcuni piace esplorare nuove zone, mentre altri sono più interessati a svolgere attività nella natura», afferma Marini. «Qualunque sia la motivazione, Natura 2000 offre un’opportunità unica per scoprire il ricco patrimonio naturale dell’Italia e dell’Europa e goderne».
L'importanza della relazione tra Rete Natura 2000 e aree protette
La connessione funzionale tra Rete Natura 2000 e il sistema delle aree protette costituisce uno dei fondamenti della protezione, conservazione e gestione della biodiversità e in quanto tale
«va mantenuta ai migliori livelli possibili».
Molto spesso le aree interessate dalla Rete Natura 2000 si sovrappongono ai territori sottoposti al regime delle Aree Protette.
«Una gestione efficace e funzionale delle risorse naturali presenti nei territori ricadenti all’interno del sistema delle Aree Protette e della Rete Natura 2000 genera redditi soddisfacenti per le popolazioni residenti. Portano a valore tali risorse, senza comprometterne l’integrità e determinando un flusso economico costante che si autoalimenta. In tal modo la sostenibilità viene posta a fondamento di queste economie, non solo ambientale ma, nell’ottica della più ampia coesione sociale e territoriale. Si promuovono, in egual misura, le tre dimensioni della Sostenibilità definite dall’Agenda 2030: crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente».
Vivere e rispettare la Rete Natura 2000 in nome delle generazioni future
Tutto ciò per non precludere alle
generazioni future la possibilità di soddisfare i propri bisogni. Marini conclude con un appello:
«viviamo e rispettiamo le Aree della Rete Natura 2000 nazionale, avvicinandoci a esse con ragionevolezza e responsabilità. Dedichiamo tempo e passione per far conoscere la Rete Natura 2000 ai giovani. Per loro e con loro contribuiamo a garantire una natura conservata, gestita e resiliente».