31.07.2023 - - - cultura escursionismo alpinismo
Prendilo da 20 litri! No, prendilo da 30 litri! Ma scherzi? Meglio da 50 litri! 50 litri? Praticamente una botte!
Siamo in cantina? No cari miei, stiamo parlando del migliore compagno dell’escursionista: lo zaino! E perché parliamo di litri? Perché il litro è l’unità di misura della capacità e ci indica quanto materiale riusciremo a mettere all’interno di quello zaino.
Si potrebbe pensare che sia buona cosa procurarsene uno molto capiente, in modo da poter portare con sé tutto ciò che serve. In realtà, non sempre la locuzione latina “Melius est abundare quam deficere” si adatta bene quando si parla di zaini e di escursionismo. Ricordiamoci che siamo noi a dover portare quel peso sulle spalle, camminando e guadagnando dislivello! Avete mai provato a salire una rampa di scale con 50 kg sulle spalle?
Tutto questo per porre l’attenzione sul problema della scelta dello zaino, fedele amico delle nostre passeggiate per monti.
Per decidere quale modello acquistare bisogna sempre porsi una serie di domande:
- Dove devo andare?
- Per quanto tempo starò via?
- Che tipo di attività vado a fare?
- Che stagione è?
- Sono da solo o mi accompagnano altre persone?
- Quanto sono fisicamente forte e allenato?
Questi quesiti ci aiutano a fare la giusta scelta. E se le prime volte si fatica a decidere e ci si trova spesso in difficoltà, il tutto risulterà più semplice man mano che si acquista esperienza.
Uno zaino grande, ovviamente, serve per spostamenti di più giorni, mentre uno piccolo è più che sufficiente per uscite in giornata. Se fa freddo (durante la stagione invernale o in alta quota) l’ingombro di giacca e vestiti obbligherà a portare uno zaino più voluminoso. Se si affronta un’escursione in compagnia, si può pensare a una suddivisione dei pesi, condividendo una parte del materiale e alleggerendo il carico e il volume sulle spalle del singolo individuo. Se si sale su roccia (arrampicata o ferrata) sarà meglio procurarsi uno zaino stretto, senza tasche laterali che potrebbero far perdere l’equilibrio.
Bisognerebbe anche ragionare sul baricentro, ossia su quel punto ideale del corpo dove si concentra il peso: se il baricentro risulta troppo alto (zaino indossato in maniera non corretta) si rischia di barcollare in modo pericoloso; lo stesso vale se il baricentro è localizzato troppo indietro (cosa che accade quando uno zaino non è riempito in modo adeguato).
Lo zaino non è, quindi, un dettaglio: è il compagno che può decidere o meno sul buon esito di un’escursione.
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Gli zaini scelti dagli autori per un'escursione invernale giornaliera. Foto Denis Perilli