Trenta capitoli firmati da protagonisti e studiosi di ieri e di oggi.
Più di trecento pagine con riflessioni sull’etica e sulla filosofia dell’approccio alpinistico alla montagna, storia, attualità e cronaca. Queste le caratteristiche dell'
Annuario 2020-21 del Caai, il Club alpino accademico italiano, uscito in questi giorni. Si tratta della più qualificata pubblicazione di contenuto alpinistico edita in Italia.
Dstribuito da
Idea Montagna (costo 18 euro), è disponibile presso le maggiori librerie specializzate. Può essere comunque richiesto a Idea Montagna (tel. 049 6455031, mail info@ideamontagna.it) oppure direttamente al Caai: tel 3488862343, e-mail penasa58@gmail.com
I contributi istituzionali dell'Accademico
Questo numero contiene innanzitutto due contributi istituzionali del Caai: il primo, firmato dal presidente uscente
Alberto Rampini, si incentra su libertà e protezione ambientali, due aspetti dell'alpinismo che si devono incontrare.
Il secondo ha al centro il Convegno nazionale 2019 dell'Accademico, svolto a Domodossola e intitolato “Alpinismo e arrampicata con i pionieri dell’Ossola”, con le considerazioni di
Mario Bramanti.
Prima salita della via Terzo Paradiso alla Gateway Ridge (Antartide 2020) © Dell'Agnola-Sanguineti-Cavalli
Momenti di alpinismo
La sezione “Momenti di Alpinismo” ha come protagoniste le montagne di diverse parti del mondo, a iniziare dall'Antartide.
Marcello Sanguineti racconta la spedizione Cai-Cnr di inizio 2020 tra avventura, esplorazione e ricerca.
Spostandoci in Patagonia, troviamo il resoconto, scritto da
Matteo Della Bordella, di grandi salite in una stagione indimenticabile.
Marco Cordin, dal canto suo, ci propone l'energia dei vent’anni, con poche parole di grande effetto. Arrivando alle Alpi, il racconto dell'apertura di una nuova, fantastica via sulla Cima Grande di Lavaredo, da parte di
Nicola Tondini e compagni, e quello della nuova linea sul Campanile Basso da parte di
Alessandro Beber, suggeriscono come ci sia ancora spazio per nuove avventure sulle Dolomiti.
In Gran Bretagna spazio alle avventure trad fuori stagione di
Alessandro Baù in Galles e ai “gully” della Scozia affrontati da
Emiliano Olivero.
Silvestro Franchini ci racconta invece di come collezionare vette possa diventare una vera avventura, a patto di darsi un obiettivo ambizioso. Dal canto suo,
Enzo Cardonatti presenta un’esauriente storia dello sci estremo e della sua versione moderna, lo sci “ripido”, ricordando quanto alpinismo ci sia in questa disciplina.
E ancora
Marco Conti ci accompagna nell gruppo della Cristalliera, in Piemonte, mentre
Francesco Leardi completa le sue esplorazioni delle pareti della Valsugana.
In Appennino
Samuele Mazzolini approfondisce le caratteristiche di quattro pareti Nord ancora estremamente selvagge.
Infine,
Francesco Salvaterra, Heinz Grill e Franco Sartori ci raccontano le loro realizzazioni tra Adamello, Catinaccio, Brenta e Dolomiti Ampezzane.
Ghiacciaio del Monte Scott (Antartide 2020) © Dell'Agnola-Sanguineti-Cavalli
Ricordi di alpinismo
Nella Sezione "Ricordi", l'Annuario propone il contributo di
Ugo Manera, che rivive le sue salite sulla Tour de Jorasses, ribadendo i limiti delle sue scelte etiche nell’affrontare quello che sarebbe diventato un capolavoro di Piola. Poi i lettori troveranno la storia del Croz dell'Altissimo, una parete gigantesca teatro di grandi epopee, nella trattazione di
Marco Furlani.
E ancora la salita della Punta Zumstein di duecento anni fa sul Rosa, con
Pietro Crivellaro che presenta i racconti di Zumstein, nel quadro storico di un’epoca di pionieri.
Infine un tuffo nell'alpinismo al femminile, con la storia di protagoniste rimaste invisibili ai più per molto tempo, nel completo resoconto di
Linda Cottino.
Pensieri di alpinismo
Gli 8000 sono davvero solo 14? Come avvenuto per i 4000 delle Alpi,
Luciano Ratto, Roberto Aruga e Roberto Mantovani rivedono l'elenco ufficiale alla luce di criteri oggettivi. Sulle modalità e le motivazioni che spingono le persone con disabilità a diventare alpinisti riflette
Giuliano Giovannini, un esempio di determinazione per tutti.
Walter Polidori ci ricorda invece quanta avventura ci sia nell’alpinismo "Classico": senza rinnegare obiettivi moderni, grandi motivazioni si trovano anche su terreni oggi sempre meno battuti.
Un contributo di
Spiro Dalla Porta Xidias chiude questa sezione: la salita perfetta, la simbologia dell'ascesa vista attraverso gli occhi di Dante nel suo percorso nel Purgatorio.
La copertina dell'Annuario Caai 2020-2021
Numeri di alpinismo
In questa sezione
Giuliano Bressan propone un resoconto puntuale e obiettivo sul nodo di giunzione delle corde.
Per chiudere, l'attività alpinistica alpina ed extraeuropea, nel 2019 e 2020, raccolta come sempre da
Maurizio Oviglia.