Pista da bob a Cortina, il Governo si impegna a valutare soluzioni alternative

«L'ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati dimostra la validità di quanto il Cai afferma da tempo», ha dichiarato il Presidente generale del Cai Antonio Montani
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L'attuale pista da bob nel bosco © Comitato Civico Cortina


Giovedì 28 settembre, alla Camera dei Deputati, è stato approvato un ordine del giorno che «impegna il Governo a valutare soluzioni alternative rispetto alla realizzazione della pista di bob a Cortina». L'odg, presentato dal gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, è passato dopo che il Governo, inizialmente contrario, ha dato il suo assenso dopo la rimozione del riferimento all’alternativa di Innsbruck e la riformulazione con le parole citate in apertura di articolo. Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia ha dichiarato in aula: «Abbiamo una riformulazione che, ove accolta, determina una parere favorevole all'ordine del giorno». 

«L'ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati dimostra la validità di quanto il Cai e le principali associazioni di protezione ambientale del nostro paese affermano da tempo», afferma il Presidente generale del Cai Antonio Montani. «La mancanza di attivazione della procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica, ndr) ha rappresentato l’elemento definitivo per cui il Cai si è dichiarato contrario alla realizzazione della pista da bob. Oggi, per altri motivi, anche il Parlamento prende atto della possibilità di guardare altrove per lo svolgimento delle gare olimpiche, e di questo non possiamo che essere soddisfatti, perchè si scongiura il rischio di realizzare un’opera non sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico».

Mercoledì 20 settembre era atteso l’esito della ricerca di società disposte a costruire la nuova pista da bob di Cortina d’Ampezzo, in Veneto, per le Olimpiadi invernali del 2026. I costi, i tempi e la complessità del cantiere hanno scoraggiato tutti i possibili costruttori contattati negli ultimi due mesi da Simico, la Società infrastrutture Milano Cortina che gestisce l’appalto. Di conseguenza, l’appalto non è stato assegnato.

Lo scorso 14 settembre, il Cai, insieme ad altre sette associazioni di protezione ambientale, aveva annunciato l'uscita dal tavolo di confronto voluto dalla Fondazione Milano-Cortina 2026. «Non abbiamo ad oggi elementi, a poco più di tre anni dai Giochi olimpici 2026 e dopo un confronto avviato e voluto da Fondazione Milano Cortina 2026 sin dal 2021, per potere attestare la sostenibilità ambientale delle opere e dei giochi olimpici invernali, dichiarata nel dossier di candidatura».