Pianto di Satana, la nuova via di Maritano e Ravizza al Pian della Mussa

La nuova via delle due guide alpine parte a destra di Lacrima Christi di Adriano Trombetta. Difficoltà fino a M7, sviluppo 140 metri
Il pianto di Satana © G. Maritano, G. Ravizza

Giancarlo Muyo Maritano e Giovanni Ravizza hanno aperto a Pian della Mussa la via Pianto di Satana (sviluppo 140m, difficoltà III, 5 WI, M7) un itinerario che sale a destra di Lacrima Christi di Adriano Trombetta. Per Maritano "il parto" della via è stato lungo, perché per rispetto della figura di Adriano non voleva andare a interferire con la sua linea. "Da un lato mi sarebbe piaciuto rifare la sua via con qulche correzione, considerando che negli anni le condizioni lì sono cambiate parecchio, e ultimamente non si è quasi più formata. Le ripetizioni sono davvero pochissime. Dall'altra però non volevo andare a mettere mano sulle sue cose. Quella via avrà una ventina d'anni, per l'epoca era avveniristica e insomma non me la sentivo". 

Un giorno Giovani Ravizza ha indicato una linea lì vicino a Giancarlo "ma in realtà ci avevo messo su gli occhi già da qualche anno perché dal rifugio si vede bene, ce l'ho proprio lì davanti". Giancarlo ha in gestione il Città di Cirie insieme a Marco Salomone, la tentazione di andare a percorrere quei metri andava e veniva. "Alla fine ci siamo decisi a fare qualcosa. Da quel giorno però ne è passato di tempo, perché già nell'inverno del 2022 ci avevamo lavorato un paio di giorni, ma poi la parte di ghiaccio era troppo esile. Quest'invenro finalmente siamo riusciti a finirla con un paio di uscite".

In apertura su Il pianto di Satana © G. Maritano, G. Ravizza

L'attacco è a 2000 metri di quota, esposizione nord-est, due ore circa di avvicinamento da Balme (TO), tempi molto variabili a seconda della condizioni meteo. La via è di sei tiri, il primo un po' più facile "poi ce ne sono tre di dry tooling un po' in traverso e gli ultimi due che sono molto, molto belli. L'ultima sosta è in comune con Lacrima Christi. Non è una via troppo difficile, ma è richiesta esperienza. C'è già stata una ripetizione l'altro giorno e mi hanno detto che è piaciuta!"

Materiale consigliato: dotazione completa da ghiaccio (prevedere 2 viti corte), 10 rinvii per i fix di progressione, 2 corde da 60m. In posto sono presenti i fix di progressione sui tiri di dry e tutte le soste sono su 2 fix (da collegare) con anello di calata. Discesa: due doppie da 60m: la prima (descritta come spettacolare) dall’ultima sosta su roccia, la seconda su abalakov. Ovviamente gli apritori suggeriscono di prestare attenzione alla stabilità del manto nevoso e ai rialzi termici. 

Muyo Maritano e Giovanni Ravizza all'opera © G. Maritano, G. Ravizza