"Più o meno ripido": Vent’anni sulle cime teramane

A chiusura delle iniziative per celebrare i 110 anni di fondazione della Sezione di Teramo, sarà presentato il volume “Più o meno ripido. Memorie scialpinistiche della Sezione di Teramo 1992-2012”, curato dai soci Paolo Iacovoni e Luigi De Angelis.

Attraverso suggestive immagini di archivio e dettagliate relazioni il libro documenta vent’anni di attività scialpinistica svolta dai soci e dalle socie della Sezione teramana. L’opera non solo mette in luce l’enorme potenziale offerto dai massicci del Gran Sasso, dei Monti della Laga e dei Monti Gemelli per chi voglia dedicarsi a questa affascinante disciplina, ma riporta all’attenzione come fino ai primissimi anni ’90 lo scialpinismo sulle montagne teramane era un’attività svolta in maniera sporadica, solitamente percorrendo itinerari classici e senza che venisse fatto alcuno sforzo per promuoverla in modo significativo.

Proprio a partire dal 1992 un esiguo numero di soci teramani si posero l’intento, con determinazione e lungimiranza, di far uscir fuori la disciplina scialpinistica dal ruolo di cenerentola alla quale era stata relegata e toglierle di dosso quell’aura di settore di nicchia che molti le avevano erroneamente attribuito, quasi fosse campo per pochi privilegiati. Complice anche un sano spirito di avventura e curiosità, inizia un’attività dove si riesce a catalizzare l’attenzione sullo scialpinismo nei confronti di altri soci, ma soprattutto muove i primi passi quello che venne poi definito uno scialpinismo di “ricerca” tutto teramano.

Ci si spinse a esplorare versanti e canali a volte poco noti e frequentati di un’importante e vasta area montuosa, andando ad individuare, a volte studiando a tavolino e a volte anche per puro caso, nuovi tracciati con vari gradi di difficoltà così come ripercorrere itinerari classici per avvicinare i soci allo scialpinismo.

Attraverso l’ausilio di semplici e asciutti appunti, descrizioni più puntuali, immagini in parte datate, così come anche lontani ricordi, si è giunti a riportare nel testo la descrizione completa degli itinerari percorsi, anche proponendo dei classici rivisti in chiave di traversate da versante a versante. Un testo che, attraverso un viaggio a ritroso nel tempo, si prefigge di essere non solo un documento storico, ma anche il modo per narrare la passione, lo spirito di ricerca amicizia e condivisione che ancora oggi caratterizza il Club Alpino. 

L’appuntamento è fissato per sabato 7 dicembre alle ore 17:30 presso l’Auditorium Santa Maria a Bitetto.