Un'escursione mattutina sul
sentiero eco-didattico del bosco Brignolo, alla quale sono seguiti, nel pomeriggio, i lavori nella sede del
Cai Bronte. Questo ha previsto l'11° C
ongresso di Alpinismo giovanile del Cai Sicilia del 14 novembre scorso, intitolato
“Percorsi nella memoria, i carusi di ieri e i giovani di oggi”.
Erano presenti il Presidente dell'Organo tecnico territoriale Ag
Andrea Spitaleri, il referente dell’Ag in seno al Gruppo regionale
Carlo Battaglia, il direttore del Soccorso alpino Sicilia
Franco Del Campo, giovani Soci e Accompagnatori di alpinismo giovanile delle Sezioni di Acireale, Bronte, Catania, Ragusa, Giarre e Belpasso.
i partecipanti con l'Etna sullo sfondo © Cai Sicilia
Il sentiero eco-didattico del bosco Brignolo
«Il sentiero eco-didattico del bosco Brignolo è nato dove una volta c’era una discarica abusiva, grazie all'impegno di due associazioni di volontariato e alla collaborazione del comune di Bronte. L’intento è stato quello di rinaturalizzare il luogo e renderlo fruibile per tutti, soprattutto i giovani”», racconta Antonino Cucuccio del Cai Acireale. «I rappresentanti di queste associazioni erano presenti con noi il 14 novembre».
Si tratta di
Gino Montagno (presidente Giacche verdi di Bronte),
Andrea Aidala (responsabile progetti volontariato europeo Giacche verdi di Bronte) e
Stefanie Hermsen (presidente e referente della fondazione tedesca Manfredi Hermsen Stiftung). Si tratta di una fondazione per la protezione ambientale e la conservazione della natura senza scopi di lucro che segue progetti di conservazione naturalistica su scala mondiale.
«Nel bosco Brignolo sono collocati dei pannelli espositivi dove è raffigurata un’ape che guida i giovani visitatori alla conoscenza della biodiversità e delle specie endemiche della zona», continua Cucuccio. «Altri pannelli rappresentano la storia della grande eruzione della metà del '600, le caratteristiche dei 24 casali di Bronte e il mito dei ciclopi legato al nome del paese. Lungo il percorso si vede una cava attiva e un pannello indica i vari strati delle colate laviche, come un libro aperto sul vulcano».
I pannelli del sentiero del bosco Brignolo © Cai Sicilia
I “carusi” della miniera di zolfo Floristella Grottacalda
Il pomeriggio si sono svolti i sopracitati lavori congressuali con il saluto via web del presidente del Cai Sicilia
Francesco Lo Cascio e la relazione, con valenze umanistiche e scientifiche, di
Enrica Messina (Accompagnatrice Ag di Catania) sui
“Carusi della miniera di zolfo Floristella Grottacalda”.
«Enrica ha descritto il duro lavoro che vi si svolgeva, con il riferimento ad alcune realtà attuali che vedono la presenza di ragazzini nelle miniere del mondo».
I complessi minerari di Floristella e Grottacalda, conclude Cucuccio,
«sono tra i più grandi giacimenti solfiferi della Sicilia, attivi fino al 1987. Un tempo erano sede di un’importante attività economica, che per quasi due secoli ha profondamente segnato, nel bene e nel male, la vita delle popolazioni residenti».