Patrimonio Unesco: le proposte del gruppo giovani del Cai al World Heritage Youth

Un momento di confronto e riflessione sulla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale
Il gruppo di lavoro giovani del Cai a Firenze © Gruppo di lavoro Giovani

 
AIGU, Associazione Italiana Giovani UNESCO, ha invitato il Gruppo di Lavoro Giovani a Firenze il 9 settembre per partecipare all'evento WHY - World Heritage Youth, in occasione dei 50 anni della Convenzione UNESCO sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, e dei 20 anni della Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.
 
World Heritage Youth ha voluto essere un momento di confronto per il futuro delle "Due Convenzioni", per la loro applicazione da parte dei giovani coinvolti a vario titolo nel settore del patrimonio culturale e naturale. All'incontro hanno preso parte per il Club alpino italiano Stefano Morcelli, coordinatore del Gruppo di Lavoro Giovani, Laura Nannini, referente del tavolo Scuola, Arianna Proserpio, referente del Sentiero Italia, Andrea Scagano, referente del tavolo Ambiente, Giovanni Berti, referente del tavolo Cultura e Francesco Lastrucci, referente regionale della Toscana, con l'intenzione di approfondire molti punti legati ai temi affrontati.
 
Durante la mattinata sono state presentate - con un’esposizione in lingua inglese - l'esperienza del Camp Giovane CAI sulle Alpi Apuane e quello tenutosi a Corvara, i raduni regionali in Lombardia, Abruzzo e Sud Italia e il progetto “NaturKosovo". Le indicazioni rivolte dal gruppo al pubblico sono state chiare: oggi il rapporto tra il turismo e il patrimonio naturale andrebbe inteso come una frequentazione di montagne meno conosciute, per ritrovare lo spirito delle Terre Alte e magari le proprie origini. Le socie e i soci del Cai, passando tra monti e valli, trasmettono le buone pratiche volte a conservare il Patrimonio Mondiale e il Patrimonio Culturale Immateriale. Dopo i resoconti delle esperienze di altri giovani attivi sul territorio nazionale, e di rappresentanze giovanili afferenti alle Commissioni Nazionali per l’UNESCO estere, l’evento è proseguito con il coinvolgimento diretto attraverso la suddivisione in tre workshop.
 
Arianna Proserpio e Andrea Scagano, assieme ad Elena Bergamin, al primo anno di gestione del rifugio Sasso Bianco sulle Dolomiti Bellunesi, grazie alla moderazione di Susanna Clemente, architetto e socia di AIGU, hanno dato vita ad un confronto sul ruolo dei giovani per il Patrimonio naturale. Dall’intervista sono emerse le peculiarità del Sentiero Italia, e la volontà di creare una rete di sentieri e rifugi pronti ad ospitare persone con disabilità fisiche o motorie. È stata sottolineata la grande importanza dei volontari che contribuiscono alla manutenzione degli oltre 185 mila chilometri di sentieri, e il valore dei gestori dei rifugi.
 
Riguardo a questi ultimi, il Gruppo Giovani ha delineato l’intenzione di porli al centro di una possibile conversione delle aree montane, portandole dall’essere mere “aree commerciali”, in cui è forte il fenomeno dell’over-tourism, con una frequentazione meramente stagionale, a essere esempio di una frequentazione non episodica e consapevole delle aree montane. Tenendo conto dell’impatto del turismo e del tangibile cambiamento climatico, il CAI lavora infatti per rendere i rifugi delle strutture più sostenibili, meno impattanti sull’ambiente circostante e capaci di ridurre le risorse di cui necessitano. Valorizzando l’esperienza alternativa che possono offrire alla vita di città, possono infatti essere un’ottima opportunità per godere del territorio e vivere la montagna nel corso di tutto l’anno. Partendo dai rifugi, si vuole quindi incentivare una frequentazione attenta e un percorso alternativo per le economie diffuse nelle aree montane, in grado di offrire in questo modo delle alternative necessarie, in grado di far fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici.

Come risultato dell’incontro sono state definite le linee guida per la creazione di una “Carta Giovani” in grado di tener conto delle Convenzioni Unesco rivolte ai beni materiali e ai beni immateriali. Tale Carta sarà il risultato della voce di realtà giovanili, associazioni, giovani professionisti e giovani coinvolti a vario titolo nella gestione, valorizzazione e conservazione dei siti Patrimonio Mondiale (compresi i Geoparchi UNESCO) e degli elementi del Patrimonio Culturale Immateriale, di cui l’alpinismo fa parte dal 2019.


Le conclusioni del Coordinatore Stefano Morcelli: «La giornata si è caratterizzata da una proficua conoscenza di varie organizzazioni e associazioni con cui il Gruppo Giovani del CAI ha già iniziato a stabilire contatti per collaborare su progetti in comune. Riteniamo fondamentale questo tipo di approccio trasversale per favorire la creazione di reti che operano in molte direzioni ma con valori e obiettivi comuni. Ringraziamo profondamente il Presidente di AIGU e tutte le persone che ci hanno coinvolto in questo incontro, il futuro ci vedrà ancora sicuramente impegnati insieme». AIGU, Associazione Italiana Giovani UNESCO, ha invitato il Gruppo di Lavoro Giovani a Firenze il 9 settembre per partecipare all'evento WHY - World Heritage Youth, in occasione dei 50 anni della Convenzione UNESCO sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, e dei 20 anni della Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.