130 film fra DVD e VHS vanno ad arricchire l’offerta della Cineteca del Sodalizio, per volontà di Armida Maria Zanivan, che è sempre stata a fianco del marito, patron del Salone del Mobile di Milano scomparso nel 2020, nella sua passione per la montagna e l’alpinismo.
C’è tutto il meglio della cinematografia di montagna nel ricco catalogo di titoli donati da
Armida Maria Zanivan al Cai, che da ieri si trovano presso la Sede Centrale di Milano e sono visionabili online sul
sito del
Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai.
Il fondo è composto da
130 film, fra DVD e VHS, consultabile per motivi di studio o lavoro. Un omaggio a
Manlio Armellini © Armida Armellini, fra i fondatori del Salone del Mobile di Milano, socio Cai Milano dal 1979, a cui è anche stata dedicata una targa nella sala dei Vicepresidenti Generali.
Manlio Armellini © Armida Armellini
«Questa donazione rappresenta una scelta individuale che conferma l’attaccamento al Cai, alla montagna e a tutto ciò che essa rappresenta. Occasioni come questa esprimono un senso ulteriore alla partecipazione anche di un solo socio, inscrivendosi in una dimensione che ci rende importanti all’interno dell’associazione. In questo caso particolare, l’aver voluto destinare qualcosa che ha rappresentato una costruzione nel tempo di attenzione e di passione, oggi è un'occasione in più per arricchire la nostra disponibilità in modo che se qualcuno ha desiderio di rivedere qualcosa che qui c’è, lo potrà fare», ha affermato il Presidente generale
Vincenzo Torti ieri, in occasione della cerimonia ufficiale di donazione.
«Ho apprezzato moltissimo il desiderio di Armida che il patrimonio di suo marito, così gelosamente costruito, finisse al Club alpino italiano. È un piacere averlo perché costituisce qualcosa di nuovo: per la prima volta nella Cineteca creiamo una raccolta di film di montagna. Un gesto che va anche ad esaudire il desiderio espresso da Renata Viviani di creare un catalogo di film della Cineteca consultabili a fini di ricerca e di studio», ha sostenuto
Angelo Schena, presidente del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai.
«Ringrazio tutti, a partire da Roberto De Martin e il Presidente Torti, ben consapevole che Manlio sarebbe contento di sapere che la sua raccolta ora fa parte del patrimonio del Cai. Mio marito ha sempre avuto la montagna nel cuore, già a partire dall’età di quindici anni. La giornata in cui ha raggiunto il Cervino, che era la sua passione cinquant’anni fa, è stata la più felice della sua vita. Non si è fatto mancare niente e mi ha fatto preoccupare molte volte. Durante un’ascensione è anche finito sotto una slavina, per fortuna senza gravi conseguenze. Manlio alla montagna ha dato tutto. Basti pensare che ha sciato fino a quattro anni fa», ha ricordato commossa
Armida Maria Zanivan.