Rocca Vogogna © Archivio Parco Nazionale Val GrandeCi troviamo in Piemonte e con la rinnovata convenzione Cai e Parco Nazionale della Val Grande festeggiano insieme i 30 anni di una delle Aree protette più singolari. Il Parco tutela infatti 15mila ettari nella zona più selvaggia d’Italia, nella provincia del Verbano Cusio Ossola.
«Il Club Alpino ha grandemente a cuore questi territori unici e nel 2017 sottoscrisse con l’Ente Parco Nazionale Val Grande un primo Protocollo di collaborazione», afferma Filippo Di Donato, Coordinatore del Gruppo di lavoro “Parchi e Aree protette” del Cai. «Adesso, in questo importante trentennale istitutivo dell’Area protetta, il Presidente del Parco Luigi Spadone e il Presidente generale del Cai, Antonio Montani confermano la collaborazione sui tanti temi in comune».
Di Donato ricorda che è il Consiglio centrale Cai che decide le collaborazioni con i Parchi Nazionali.
«Nell’arco degli anni ne sono state sottoscritte ben 16, iniziando da quella del 1997 con il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. L’ultima, nel 2021, è stata con il Parco Nazionale Alta Murgia».
La Val Grande e il suo Parco
Se ci viene in mente “wilderness”, significa che ci troviamo nella Val Grande: l'area selvaggia più vasta d'Italia. Straordinaria la sovrapposizione di natura indomita, a tratti impenetrabile e il museo all'aperto della passata civiltà alpina, con alpeggi e lavori nei boschi.
«Per me resta un parco del mistero, con i suoi valloni scoscesi, le grandi pareti a strapiombo e i segni della presenza di tenaci abitanti. C’è tanto da scoprire e da apprendere, sorpresi da incontri coinvolgenti, sicure emozioni e panorami suggestivi. La straordinaria biodiversità della Val Grande è garantita dal Parco, attento nella gestione del delicato equilibrio tra le esigenze della conservazione e quelle della frequentazione e fruizione sostenibile del suo territorio».
Negli anni il Parco Nazionale della Val Grande è stato inserito nel Programma UNESCO su Uomo e Biosfera (MAB), è stato nominato Geoparco mondiale UNESCO e ha ricevuto la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS).
Gestione del Protocollo di collaborazione Cai-Parco
Il Presidente generale del Cai Antonio Montani, con la firma del Protocollo di collaborazione, delega il coordinamento delle attività in esso regolate a Bruno Migliorati, Presidente del Gruppo regionale Cai Piemonte. Il Cai Piemonte a sua volta, per gli aspetti operativi e attuativi, si avvarrà della collaborazione delle Sezioni Cai del Verbano, dell'Ossola e della Val Vigezzo. «In questo modo si compone un condiviso ed efficace lavoro di squadra che prevede anche la composizione di un mirato Gruppo di lavoro paritetico composto da tre rappresentanti del Cai e da tre rappresentanti del Parco», commenta Di Donato.
Il programma del corso per Operatori Tam del prossimo weekendIl Cai e le celebrazioni
I Gruppi regionali Cai di Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta sono impegnati a celebrare nel 2023 l’istituzione del Parco Nazionale della Val Grande con due iniziative: l’invito a tutte le Sezioni delle tre regioni (oltre 100) a effettuare un’escursione nella Val Grande e l’organizzazione del Corso di aggiornamento per Operatori Cai Tam (Tutela ambiente montano), in programma sabato 7 e domenica 8 ottobre.
Il prossimo fine settimana, dunque, gli operatori Tam del Cai visiteranno Cicogna, il Centro-Visita del Parco ed effettueranno un'escursione paesaggistica e interpretativa dei territori.
La sera di sabato 7, a Casa Immacolata a Verbania (incontro aperto a tutti), verranno presentati i documenti di posizionamento del Cai sui temi ambientali. Parteciperanno Bruno Migliorati (Presidente Cai Piemonte), Maria Grazia Gavazza (Presidente Commissione interregionale Tam LPV), Raffaele Marini (Presidente della Commissione centrale Tam del Cai), Luigi Spadone (Presidente Parco Nazionale della Val Grande) e Cristina Movalli (responsabile Ufficio Conservazione Natura del Parco Nazionale della Val Grande).
Domenica 8 ottobre gli operatori Cai effettueranno un'escursione sul Monte Faiè, per cogliere i due volti della Val Grande: i laghi antropizzati e la natura selvaggia.