La lupa Alfa © Facebook Parco Nazionale dello StelvioEra l’estate del 2021 quando due giovani ricercatori del Parco Nazionale dello Stelvio, durante un controllo in Val di Viso, trovarono la prima conferma della presenza del lupo nel parco. Dopo mesi di segnalazioni, finalmente una fototrappola catturò l’immagine di una femmina adulta: era la lupa che avrebbe fondato il branco del Tonale, la prima a scegliere il Parco dello Stelvio Lombardia come casa.
Oggi, dopo anni di monitoraggio e di aggiornamenti condivisi sui social, gli operatori del Parco hanno annunciato la sua scomparsa. L’ultima volta che è stata ripresa risale alla fine di agosto 2024: era da sola, lontana dalla zona del rendez-vous, il luogo dove si trovavano i suoi cuccioli. Da allora, nessuna traccia.
Questa lupa era riconoscibile per una caratteristica particolare: aveva perso un occhio, ma ciò non le impediva di guidare il branco. Nei video di caccia era sempre davanti, la prima a inseguire le prede. Come ha spiegato Franco Claretti, direttore del Parco Nazionale dello Stelvio, la sua scomparsa rientra nel naturale ciclo di vita dei lupi, che raramente superano i 6-7 anni in natura a causa delle difficili condizioni ambientali. Probabilmente, si è allontanata per morire, come spesso accade tra questi animali.
Un’eredità che resta
Anche se la femmina alfa non c’è più, il suo impatto è destinato a durare nel tempo. Dal 2019 al 2023 ha dato alla luce diversi cuccioli, molti dei quali hanno formato nuovi branchi nella regione, contribuendo alla ricolonizzazione naturale delle Alpi. Si stima che almeno quattro gruppi discendano da lei. Per gli operatori del Parco, la sua assenza segna la fine di un’era. Dopo anni di monitoraggio, si erano abituati alla sua presenza, ai suoi movimenti, alle sue apparizioni sui video delle fototrappole.
Quindi, la vita del branco del Tonale continuerà, con una nuova lupa alfa che prenderà il comando, ma la memoria della sua prima fondatrice resterà impressa nei racconti e nelle immagini raccolte in questi anni.