Oman: il CAI Eagle Team sulle orme di Della Bordella ripete "Vacanze (R)Omane"

Il CAI Eagle Team in Oman realizza la probabile seconda ripetizione di Vacanze Romane, la via aperta da Matteo Della Bordella sulla parete più verticale della zona.
Matteo Monfrini, Lorenzo Toscani e Marco Ghisio al termine di "Vacanze Romane" © Matteo Monfrini

Mentre i compagni patagonici sono rientrati a casa, la spedizione del CAI Eagle Team in Oman prosegue a ritmi sostenuti tra ripetizioni e nuove linee sulle vergini pareti dell'Oman. Il 27 febbraio, la cordata composta da Marco Ghisio, Matteo Monfrini e Lorenzo Toscani ha realizzato la probabile seconda ripetizione della via Vacanze (R)Omane, aperta nel 2018 proprio dal coordinatore del progetto, Matteo Della Bordella, sulla parete nord del Jabel Kawr.

La via si sviluppa lungo la sezione più verticale della parete e presenta numerose lunghezze sostenute e ingaggiose. Il tracciato si estende per 450 metri con difficoltà fino all’8a (7b+ obbligatorio). "Avevamo adocchiato questa via prima di partire, credendo di effettuarne la prima ripetizione. Il giorno prima della salita abbiamo incrociato una cordata proprio di ritorno dalla via. In ogni caso siamo felicissimi di essere riusciti a ripeterla, durante un viaggio ricco di soddisfazioni", hanno commentato i membri della cordata.

La topo della via © Matteo Della Bordella

La storia di Vacanze (R)Omane

La via Vacanze (R)Omane è stata aperta da Matteo Della Bordella, Simone Pedeferri, Stefano Caligiore e Arianna Colliard nel corso di una spedizione in Oman nata quasi per caso. Inizialmente, il team aveva pianificato un viaggio in Venezuela per scalare sui celebri Tepui, ma la situazione politica e le difficoltà logistiche li hanno costretti a cambiare destinazione. Fu proprio Pedeferri a proporre l'Oman come alternativa, e così la squadra si è ritrovata a esplorare le pareti di questa terra affascinante, tra paesaggi aridi e ospitalità sorprendente.

Dopo giorni di ricerca, il gruppo individuò la parete nord del Jabel Kawr, nei pressi del piccolo villaggio di Al Kumeira, come luogo ideale per aprire una nuova via. Gli alpinisti si sono fatti strada sulle placche calcaree, optando per una linea che privilegiasse la scalata libera e l’esposizione, piuttosto che le linee di debolezza della parete. L’apertura della via richiese quattro giorni di lavoro, seguiti da una giornata dedicata alla sua libera. Il risultato fu una via di 450 metri, caratterizzata da tiri impegnativi e di grande qualità.

GLi apritori della via © Arianna Colliard