A cura del Gruppo Grandi Carnivori
I nuovi cartelliProsegue in Provincia di Trento la sostituzione dei vecchi cartelli “Area Orso” e l’introduzione della nuova segnaletica. I cartelli, presenti da diversi anni all’imbocco dei sentieri e delle strade forestali del Trentino occidentale, raffiguravano un’orsa con i suoi cuccioli.
I nuovi cartelli, caratterizzati da una rappresentazione stilizzata e dal colore giallo in linea con gli standard internazionali, rappresentano un concreto passo avanti verso l’adozione di misure funzionali per la sicurezza.
Al di là delle consuete polemiche fiorite attorno ai nuovi pannelli è innegabile che la PAT abbia consolidato con questa azione un aspetto fondamentale nel rapporto uomo-orso.
Essere informati di trovarsi in accertata area di presenza dell'orso bruno e conoscere le norme comportamentali da tenere in caso di incontro (vedi anche quanto prodotto dal Club Alpino Italiano), sono uno dei punti fondamentali su cui si basa una possibile coesistenza.
Il Gruppo Grandi Carnivori del CAI accoglie dunque con favore l’introduzione della nuova cartellonistica PAT “Attenzione-Area Orso”, un aggiornamento significativo che testimonia, almeno sulla carta, la volontà di lavorare anche per la coesistenza.
La speranza è che il nuovo simbolo non sia soltanto un segnale guardato con sufficienza o fonte di ulteriori polemiche, ma diventi un invito importante a comportamenti responsabili e attenti nei confronti di un ambiente ricco di biodiversità. Da parte nostra, ribadiamo l’importanza di conoscere ed osservare le norme comportamentali illustrate, fondamentali per minimizzare i rischi e per valorizzare l’esperienza in natura. In questo modo, escursionisti e appassionati possono godere responsabilmente dell'ambiente trentino che è il frutto di secoli di presenza ed attività umane inserite in un contesto naturale di grande pregio.
Una sfida alla quale il CAI si dedica da sempre, con spirito critico ma costruttivo, convinti che ogni iniziativa e comportamento utile possano contribuire a ristabilire quell’equilibrio tra la presenza umana e quella della fauna, che sembra di questi tempi smarrito.