Miska nella headwall di Mussels for tea, Packrafts in the Sea. © M. Izakovičová, C. Johnson, T. Miller e S. SmithAncora notizie di prime salite dalla Groenlandia, dove nel corso dell'estate si è mosso l'italiano Matteo della Bordella, insieme Symon Welfringer, Silvan Schüpbach e Alex Gammeter. I quattro sono riusciti ad aprire una nuova via, “Odissera Borealis” su una parete inviolata. Oltre a loro anche il belga Sean Villanueva O'Driscolln, si è portato a casa una nuova linea insieme ai suoi compagni.
Ultima, ma non per importanza, la realizzazione di un team scozzese-slovacco, composto da Callum Johnson, Tim Miller, Simon Smith e Miška Izakovičová è recentemente tornato da una spedizione in Groenlandia, al fiordo di Torsukattak. Il gruppo ha visitato la regione di Capo Farewell, dove ha trascorso tre settimane e mezza di arrampicata, aprendo diverse nuove vie.
Sebbene l'area del fiordo di Torsukattak sia stata esplorata da alcune spedizioni già in passato, non è stata visitata molto frequentemente: il potenziale era alto ed è stata questa la molla che ha spinto la cordata al viaggio. «Grazie ai resoconti delle spedizioni precedenti, sapevamo che potevamo aspettarci roccia di alta qualità e molte opportunità per prime salite - hanno spiegato Tim Miller, Simon Smith e Miška Izakovičová-. L'obiettivo principale della nostra spedizione era aprire una nuova via sulla parete est del Maujit Qorqarssasia East, conosciuta anche come The Thumbnail. In base alle informazioni a nostra disposizione sapevamo che alcune vie sulla parete esistevano già, ma erano tutte sul lato sinistro o nel mezzo, quindi ci siamo concentrati maggiormente sul lato destro, dove la parete era rimasta intatta».
La parete est del Maujit Qorqarssasia East - chiamata anche Thumbnail- è alta 1350 metri ed è considerata una delle scogliere più alte al mondo. I climber hanno dovuto pazientare parecchio però per dare sfogo alla propria voglia di scalare. «Dopo una settimana di tempo instabile, durante la quale ci siamo allenati con il pannello, pescato e raccolto conchiglie, funghi e alghe, il cielo finalmente si è schiarito. Abbiamo attraversato il fiordo in corrispondenza del punto più alto del canale e abbiamo scalato la parete rocciosa in single push style, cioè senza trasportare materiale». I quattro alpinisti hanno aperto diverse nuove vie, ma proprio all'inizio della spedizione sono riusciti nell'obiettivo principale, l'apertura di un nuovo itinerario sulla parete sopra citata. La via si chiama Mussels for Tea, Packrafts in the Sea ed è stata gradata E6 6b (7b).
Il diedro più bello sulla via Peaches and Bumcakes © M. Izakovičová, C. Johnson, T. Miller e S. SmithIl team ha salito anche una nuova via sulla parete sud - alta 800 metri- del Maujit Qarqarssasia East. La linea si chiama Texture like Sun (E3 5c, 6b+), in un'unica spinta, la prima salita conosciuta di questa parete. Oltre a queste due, il team ha salito otto nuove vie (nella gamma E2-E5) sull'isola di Pamiagdluk, inclusa la prima salita di Spire of the Northern Fire, tutte a pochi passi dal loro campo base. Tutte le vie sono raggiungibili a piedi dal campo base, e tutte sono state scalate in stile trad, senza spit e senza chiodi, fatta eccezione per uno spit rimovibile utilizzato per fissare un portaledge.
La squadra carica i kayak, sullo sfondo il Maujit Qaqarssuasia © M. Izakovičová, C. Johnson, T. Miller e S. Smith