In un'avventura durata tre giorni, la cordata francese ha tracciato "Le cavalier sans tête", sulla parete ovest di questo Settemila situato a sud di Gyachung Kang, al confine tra Nepal e Tibet. E' la prima salita in stile alpino mai realizzata su questa montagna
Poco meno di due settimane fa, Symon Welfringer e Charles Dubouloz hanno effettuato una delle salite più straordinarie della stagione - fino a questo momento- in Himalaya. La cordata francese ha tracciato una nuova via in stile alpino sulla parete ovest dell'Hungchhi ( 7.029 m). L'impresa è durata tre giorni, necessari a superare i 1700 metri di dislivello verso la cima. Hungchhi si trova nel Khumbu, circa cinque chilometri in linea d'aria a sud di Gyachung Kang (7.954 m), la quindicesima montagna più alta del pianeta e obiettivo principale della spedizione. Durante le prime settimane in Nepal, le condizioni non sono state affatto favorevoli: il brutto tempo e una bronchite piuttosto severa per Symon li hanno costretti a dimenticare Gyachung Kang e a cercare un obiettivo più alla loro portata.
Sulla parete ovest del Hungchhi © M.Vauthier
I due alpinisti francesi hanno attaccato la linea sulla parete ovest il 17 maggio, raggiungendo la cima il giorno dopo e tornando al campo base al terzo. I due non hanno fornito molte informazioni sulle caratteristiche dell'itinerario, se non che si è trattato di «una scalata complessa e intensa» e sottolineano che «questi tre giorni hanno messo alla prova le nostre capacità di alpinisti e la nostra motivazione». Aggiungono inoltre di avere vissuto «avversità tali che il ricordo rimarrà irrimediabilmente ancorato nella nostra mente». Il nome della via è Le cavalier sans tête, dal titolo di una canzone di Damien Saez, di cui hanno riportato un passaggio: «Sono il cavaliere senza testa e cerco l'amore. Attraverso le tempeste, cerco il sole. Cerco la fiamma che verrà ad accendermi…».
A tal proposito hanno aggiunto che «il cavaliere senza testa siamo noi: due esseri testardi, felici e realizzati».
Sulla cima del Hungchhi © M. Vauthier
L'Hungchhi , non conta molte spedizioni nella storia dell'alpinismo: appena una dozzina. I primi a salire sono stati un gruppo di giapponesi nella primavera del 2003, dopo avere salito la parete sud e la cresta sud-est. Successivamente sono state scalate anche la parete ovest e la cresta sud-ovest, da un gruppo di coreani. Nel 2006, un'altra spedizione giapponese ha scalato nuovamente l'Hungchhi, ma questa volta sulla parete nord e sulla cresta nord-ovest. Toshiya Nakajima e Takayuki Momose hanno raggiunto la vetta . Quella di Symon Welfriger e Charles Dubouloz è la prima salita dell'Hungchhi in stile alpino.