Foto di vetta per Candiotto e Barabesi © C. CandiottoLe condizioni meteo di questo periodo stanno permettendo agli amanti del ghiaccio di rispolverare le picche e di aprire nuovi itinerari, anche lontano dalle mete più battute. È il caso di Cristian Candiotto, che insieme a Emanuele Barabesi ha tracciato Er gallo, una via di circa 220 metri, difficoltà fino a M5, 70°, sull'avancorpo della cima di Ponteranica (SO).
Cristian ci ha trasmesso tutto il suo entusiasmo per la nuova stagione in alcune righe, dalle quali emerge la sua passione per le mete meno battute. "Con i primi freddi, al contrario di ciò che succede in natura...gli amanti dei flussi ghiacciati, del freddo, della roccia coperta dal verglas e della candida neve escono dal letargo. Inizia un andirivieni di informazioni girate all'impazzata per scoprire cosa l'ambiente sta offrendo di buono. Tutti a rincorrere le condizioni perfette, la salita assicurata, disposti a prendere il biglietto e stare in coda come dal salumiere. La mia scelta, non sempre fattibile, è invece quella di andare controcorrente, fidandomi dell'istinto, dell'esperienza e di quell'insana, prepotente voglia di avventura (...) Er gallo nasce così dalla voglia di esplorare, di giocare, di vedere se si poteva fare, se si poteva andare nella salumeria affianco. Con me l'amico, cliente e allievo Emanuele Barabesi, cui dedico la salita".
La linea di Er gallo © C. Candiotto
La via parte a sinistra di un'altro itinerario di Candiotto, The rooster ridge. Le difficoltà maggiori si incontrano nei primi due tiri dei sette totali, si attacca un diedro e lo si risale fino a un terrazzo. Proseguendo, si supera uno strapiombo e si entra in un canale che si sale fino al penultimo tiro, dove si prende una fessura. La linea e le soste sono tutte da attrezzare. Materiale richiesto: corda da 60 metri, serie di friend e alcuni chiodi. La località di Pescegallo è accessibile in mezz'ora scarsa da Morbegno. Dal piazzale, dove si lascia la macchina, si segue il sentiero che in un'ora porta alla diga del lago e da lì si continua per Mont de Sura. La placca nera dove dirigersi per attaccare la via è ben visibile una volta passati sotto la cima di Pescegallo e l'avancorpo della cima di Ponteranica Occidentale.
Barabesi durante la salita © C. Candiotto