Cathy Laflamme sale la spettacolare linea di Leider Geil © P. Manhartsberger, A. FuchsLeider Geil, purtroppo bello (o figo, spettacolare o carino a seconda della traduzione). È questo l'enigmatico nome della nuova via di Peter Manhartsberger e Armin Fuchs, che la cordata austriaca ha finito di aprire questa estate sulla Speckkarplatte, nel Karwendel, in Austria. Si tratta di un itinerario di oltre 220 metri, con difficoltà fino a 8a, che sale una splendida lavagna di calcare verticale. Lo stesso Manhartsberger, precedentemente, ha aperto insieme a Raphael Jäger e Michael Zellinger Trog mi Wind (7c) sulla vicina Floitenturm.
La Speckkarplatte © P. Manhartsberger, A. Fuchs
Se si crede al nome, o semplicemente guardando le foto, si ha davvero la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di stupendo. Leider Geil consiste in nove tiri perfettamente attrezzati, con difficoltà fino a 8a. Affronta una linea completamente indipendente a destra di Centeaux e a sinistra di Woodstock e grazie alla sua posizione e alla qualità della roccia, i due alpinisti concordano sul fatto che «la via è probabilmente una delle più belle tra quelle che conosciamo. Ognuno di questi tiri sarebbe eccezionale anche in una palestra d'arrampicata. Metterli uno sopra l'altro è stato semplicemente fantastico». A discapito di un primo sguardo, la via è molto varia. «Il carattere dell'arrampicata cambia dopo ogni tiro, non esistono due lunghezze uguali a quelle precedenti e anche la qualità della roccia è eccezionale». Gli ancoraggi piazzati sono spit in acciaio inox da 10 millimetri e ogni sosta è predisposta con anello fi calata. La via è di carattere sportivo, ma la distanza tra gli ancoraggi non permette certo una progressione in azzero.
«Il carattere dell'arrampicata cambia dopo ogni tiro, non esistono due lunghezze uguali»
Difficoltà nell'ordine di 8a rappresentano un ostacolo significativo per molti, ma all'inizio di quest'estate Manhartsberger ha aperto anche Trog mi wind sulla vicina Floitenturm, che comunque richiede ottime abilità. Salita per la prima volta con Raphael Jäger e Michael Zellinger, presenta quattro tiri di solidissimo calcare. Le difficoltà si attestano sul 7c max, a causa di un chiave estremamente impegnativo sul primo tiro. Il passaggio può essere superato alternativamente come 6c e A0 in artificiale, portando le difficoltà a un più sopportabile - sempre e comunque per chi ce l'ha- 7b max.
la verticalità assoluta di Leider Geil © P. Manhartsberge, A. Fuchs