Otto ragazzi e ragazze del Sap (Servizio di aiuto alla persona) di Novellara e Reggiolo si uniti, insieme alle loro accompagnatrici, al gruppo di
40 escursionisti, tra genitori e bambini, del
Family Cai Novellara, per percorrere insieme un sentiero della bassa reggiana che, dopo tre chilometri e mezzo, li ha condotti al
Rifugio Sgabo.
Insegnare il valore dell'inclusione ai più piccoli
Si è concretizzata così, lo scorso 22 maggio l'idea di una collaborazione tra Sap e Family Cai novellarese.
«Era una sera di novembre, si parlava di come avvicinare i nostri bambini e ragazzi all’inclusione e alla integrazione, parole ormai ricorrenti in ogni trattazione, progetto, programma che riguardi la scuola, l’educazione o la società», spiega Alice Olivi del Family Cai. «Parole che troppo spesso non trovano però una declinazione pratica e concreta. Così è nata l'idea di portare un gruppo di persone con disabilità varie a camminare lungo un sentiero insieme alle famiglie Cai, preparare tutti insieme una grigliata, pranzare e giocare in compagnia».
Giochi al Rifugio Sgabo
Il Rifugio Sgabo
Per la buona riuscita della giornata, è stata fondamentale la collaborazione dei gestori del rifugio Sgabo. Continua la Olivi:
«era necessario trovare una location adatta ad accogliere una cinquantina di persone, alcuni con esigenze speciali, uno spazio grande e tranquillo, una cornice ideale per il nostro sogno. Abbiamo così chiesto agli amici del Rifugio Sgabo se avessero voglia di aiutarci a realizzare questa idea: non avevamo nemmeno finito di raccontare il progetto che c’era già chi tagliava il prato, chi cercava di fare spazio per le griglie, chi ci mostrava i frigoriferi dove mettere in fresco le bibite, chi cercava le aree più ombreggiate…. una ospitalità incredibile!».
I racconti dei partecipanti
Dopo il pranzo c’è chi si è dilettato con giochi d’acqua, chi a nascondersi tra gli alberi, chi si è lanciato in giochi e sfide.
«E chi l’avrebbe detto che la mitica Hayt, con la sua super carrozzina “Turbo”, avrebbe battuto Fabio a “ruba-bandiera”? Che il timido e introverso Andrea avrebbe sfidato Bianca e Asia al tiro alla fune? E la simpaticissima Marcella avrebbe deliziato tutti con una rappresentazione teatrale ideata sul momento?», racconta Alice Olivi, che riporta anche i commenti di tre partecipanti.
Kim, 8 anni, Family:
«Della giornata di oggi mi è piaciuto tutto, ma quello che mi è piaciuto di più è stata la battaglia con i frutti caduti. Poi mi ha appassionato quello che ha detto Marcella alla fine della giornata».
Marcella, Sap di Reggiolo:
«Sarà un ricordo stupendo che sempre vivremo con cuore leggero ed armonioso».
Valerio, 9 anni, Family: «Mi sono divertito molto, mi è piaciuto lo spettacolo che ha fatto Marcella, è stata brava, io non ho il coraggio di esibirmi davanti agli altri!».
«La giornata è volata via così, tra giochi, abbuffate e risate. Il sogno, nato una uggiosa serata di novembre, è diventato realtà, ed è solo l’inizio di quella che speriamo diventi una bella e continuativa collaborazione tra i bambini e i ragazzi del Family Cai e i ragazzi e le coordinatrici del Sap», conclude Alice.