Nord della Busazza: nuova via per Silvestro Franchini ed Emanuele Andreozzi

L'itinerario invernale si chiama Tomas in ricordo del fratello di Silvestro. "Per noi era una parete importante"
Ambiente maestoso sulla nord della Busazza © S. Franchini, E. Andreozzi

La nord della Busazza è una parete iconica su una cima maestosa e occupa un posto speciale nel cuore di Silvestro Franchini, che con il fratello ha vissuto momenti belli e brutti sul granito dell'Adamello. Nel 2010 aveva visto volare Tomas, che si era lussato un'anca. Due anni dopo, insieme, avevano aperto Sogni e incubi. 

 

Il 16 gennaio di quest'anno è stato Emanuele Andreozzi, amico comune ai due fratelli, a proporre a Silvestro una nuova via sulla nord. “Non è che volessimo andare là per dedicare una via a Tomas [caduto l'estate scorsa nella Cordillera Blanca in Perù, ndr], non ce n'era bisogno – spiega Silvestro-. Ma era stato proprio lui a presentarmi Emanuele, per cui quando siamo arrivati in cima è stato normale pensare di dargli il nome”.

Franchini su Tomas © S. Franchini, E. Andreozzi

La linea era lì, in attesa di essere scalata. “L'avevo vista perché è vicino a La forza della mente, ma era rimasta lì, perché negli ultimi anni non riesco a tirarmi fuori molto tempo tra famiglia e impegni come guida. Poi mi ha chiamato Emanuele e ho pensato che alla fine era meglio che andare a imbucarsi all'ombra per fare qualche cascata di ghiaccio. L'ambiente poi lì è davvero bello. La parete è la più bella che abbiamo qua intorno e in questo periodo è in condizioni perfette. L'avvicinamento è un po' lungo, ma ne valeva la pena”.

 

La cordata ha trovato neve a sufficienza per fare fatica nel battere la traccia, ma in scalata tutto è andato per il meglio. “È andato tutto liscio, la linea è abbastanza ripida, la parte centrale è quella più impegnativa. Scalare lì comunque mi ha dato da pensare, la notte prima non ho dormito tanto bene, mi sono tornati in mente i ricordi di quando ero stato lì con mio fratello e si era fatto male, ho avuto dei pensieri. Ma poi siamo saliti, è andato tutto al meglio, è filato tutto liscio. Era una parete davvero importante per Tomas e ci è venuto naturale dedicargli la via”.

La Tomas ha uno sviluppo di 400 metri circa e presenta difficoltà indicate in TD-, M5/+, AI4+. Sale tra La forza della mente e la Sacchi e condivide con la prima delle due solo qualche metro facile sul secondo tiro.

 

Il tracciato della via © S. Franchini, E. Andreozzi