© Cai Perugia
Centnaia di iscritti a 24 associazioni escursionistiche e ambientaliste, davanti alla sede della regione Umbria per manifestare la loro contrarietà all’emendamento alla legge regionale che consentirà di fatto la libera circolazione ai veicoli a motore sui sentieri. La data prescelta è sabato 3 febbraio alle ore 11.
L’iniziativa, come spiega il presidente del Cai Umbria Gian Luca Angeli è stata promossa dalle associazioni «per tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla questione. Vogliamo inoltre - aggiunge – sollecitare una risposta chiara alle richieste che abbiamo avanzato ai vertici regionali, anche a nome delle altre associazioni umbre, nell’incontro svoltosi lo scorso 11 gennaio e che, ad oggi, non hanno ancora ottenuto alcun esito».
Alla riunione erano presenti per la Regione Umbria la presidente Donatella Tesei, l’assessore Roberto Morroni e il Capo di gabinetto Federico Ricci. L’emendamento in questione era stato inserito nei disegni di legge relativi al bilancio della Regione Umbria, approvato il 20 dicembre scorso. Tale atto avrà come conseguenza la libera circolazione dei veicoli a motore sulla ricca rete dei sentieri escursionistici umbri, sulle mulattiere, i viali parafuoco e le piste di esbosco e di servizio a boschi e pascoli. Qualche settimana fa, il Club alpino italiano ha sostenuto convintamente la presa di posizione del Gruppo regionale Cai Umbria, «Come prima associazione che in Italia si occupa della tutela della montagna e della manutenzione dei sentieri, siamo basiti da una decisione di cui non capiamo il senso e l’utilità. Auspichiamo una retromarcia immediata da una scelta che ci appare anche una mancanza di rispetto ai volontari Cai di tutta Italia che dedicano il loro tempo alla cura di questo bene comune», aveva affermato il Presidente generale del Cai Antonio Montani.
Tale modifica della legge, notano i promotori della protesta «rischia di colpire duramente e impoverire quel grande patrimonio naturalistico, storico e ambientale dell’ambiente montano umbro, che costituisce anche un grande valore aggiunto turistico».