Nella Valle delle Seghe

Sotto i colossi del Brenta, tra boschi, pascoli e grandi pareti
Le ardite forme delle Dolomiti di Brenta risalendo la Valle delle Seghe. © Archivio Sat – Società Alpinisti Tridentini

Le Dolomiti di Brenta offrono una rete di sentieri davvero vasta, capace di soddisfare ogni esigenza, dagli escursionisti in erba fino ai trekker più esigenti, che possono cimentarsi con le impegnative traversate da un rifugio all’altro, sfruttando i tanti sentieri attrezzati che hanno reso celebri queste montagne. Si può accedere al mondo calcareo di queste montagne quasi da ogni lato, con sentieri in genere facili, almeno fino ai rifugi. Dal versante di Andalo e Molveno, porta di accesso alle Dolomiti di Brenta da sudest, si può risalire la bella Valle delle Seghe, così chiamata per la presenza di antiche segherie ad acqua. La valle penetra dal Lago di Molveno verso nordovest, arrivando ai piedi delle celebri pareti che hanno fatto la storia dell’arrampicata, come il Croz dell’Altissimo e i Massodi. In alternativa alla classica salita da Molveno, proponiamo qui il più panoramico percorso che transita dal Colle del Pradel, per poi traversare sotto l’immane parete del Croz dell’Altissimo fino all’omonimo rifugio, e proseguire sul versante opposto della valle fino al rifugio Selvata. Non mancano poi le possibilità per allungare l’escursione (prevedendo un pernottamento in quota), andando a esplorare i grandiosi ambienti del cuore roccioso del massiccio, come anche per rientrare a valle passando dalla Malga Andalo o con il sentiero basso della Valle delle Seghe.

Il punto di partenza si trova presso il parcheggio di Valbiole, raggiungibile da Andalo, da dove si segue la sterrata (segnavia n° 340) che sale nel bosco verso ovest, si ignora il bivio per il rifugio La Montanara e in piano si aggira un dosso, per salire al poggio panoramico di Pradel (dove arriva la telecabina da Molveno). Si prosegue sul sentiero, prima in leggera discesa, che entra nella Valle delle Seghe, con tratti leggermente esposti e superando una breve galleria, si transita alla base della parete meridionale del Croz dell’Altissimo, infine, risalendo un ghiaione e oltre un tratto nel bosco, si giunge al rifugio Croz dell’Altissimo. Si attraversa la testata della valle, percorrendo verso ovest un ghiaione (ancora n° 340), e, oltre un ponticello, si torna a salire con diversi tornanti verso sud, alla base del Castel Alto dei Massodi. Si traversa con pendenza minore alla base delle pareti, poi per un rado lariceto si raggiunge il Pian della Selvata, dove si trova l’omonimo rifugio.

Scheda Tecnica

Difficoltà: E
Punto di partenza: Valbiole - parcheggio bivio SF
Punto di arrivo: Rifugio della Selvata (bivio 319 - 332)
Nome sentiero: Sentiero 340
Lunghezza: 7.2 km
Dislivello +: 915 m
Dislivello -: 486 m
Durata di andata: 3:30 h
Durata di ritorno: 2:30 h
Quota di partenza: 1201 m
Quota di arrivo: 1630 m
Quota massima: 1630 m
Quota minima: 1201 m
In collaborazione con Infomont CAI