Divulgazione del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise © CaiUn premio che riconosce l’impegno di studiosi che abbiano sviluppato ricerche originali nel campo della divulgazione naturalistica e scientifica e della conservazione e gestione della natura. Queste le caratteristiche del Premio Erminio Sipari, che quest'anno arriva alla seconda edizione, promosso da Fondazione Erminio e Zel Sipari Onlus e dedicato al fondatore del Parco Nazionale d'Abruzzo, oggi d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Le sezioni di gara sono tre: la prima rivolta ad autori di opere a stampa di recente pubblicazione che meglio rappresentano i valori che ispirarono la creazione del Parco d'Abruzzo; la seconda riservata ai laureati e ai dottori di ricerca di tutte le Università italiane, che abbiano discusso una tesi di laurea o di dottorato (negli Anni Accademici 2020/21, 2021/22 e 2022/23) sulla storia del territorio, sull’ecologia e sulle componenti ambientali del Parco. La terza, infine, denominata “Giovani, ambiente e sviluppo sostenibile”, si rivolge agli studenti delle ultime due classi delle scuole superiori dell’anno scolastico 2023-2024, che potranno liberare la fantasia nel produrre un elaborato (testo narrativo, testo musicale, progetti, prototipi, videoclip, reels, podcast) sul paesaggio, sulle aree protette, sulla tutela dell’ambiente o sullo sviluppo sostenibile.
Palazzo Sipari a Pescasseroli © Fondazione SipariLe domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 23 del 30 aprile 2024. Verranno ammesse alla selezione le prime venti pervenute per quanto riguarda le prime due categorie, le prime trenta per quella dedicata alle scuole.
La selezione dei lavori verrà effettuata da un’apposita giuria, composta da docenti universitari ed esperti, tra cui Filippo Di Donato, rappresentante del Club alpino italiano, Coordinatore del Gruppo di lavoro Cai - Parchi e Aree Protette.
Il valore totale dei premi è pari a 2300 euro, la premiazione è prevista il 7 settembre 2024 presso Palazzo Sipari a Pescasseroli.
Dettagli e moduli di adesione sul sito della Fondazione Sipari.