12.04.2022 - - - ambiente cultura escursionismo
Dalle Marche al Veneto, fino ad arrivare in Sicilia. Questo mese ripartono le iniziative formative che il
Club alpino italiano rivolge ai
docenti delle scuole di ogni ordine e grado.
L'obiettivo è sempre lo stesso: avvicinare il mondo della scuola alle
tematiche ambientali e culturali delle zone montane e pedemontane, formando docenti motivati a stimolare l'interesse degli alunni per vivere, frequentare e conoscere le montagne (e non solo) in maniera
competente, consapevole e interessata.
I corsi, attivi dal 2006, propongono delle full immersion nella
didattica diretta, basata sul contatto con il territorio, su attività outdoor quali uscite in ambiente, visite a luoghi d’interesse storico, culturale e paesaggistico. Gli argomenti trattati vanno dall’
educazione e tutela ambientale alle
attività motorie, dalla
sicurezza della frequentazione alle c
aratteristiche storico-culturali delle Terre alte.
Tre corsi da metà aprile al primo maggio
Dal 15 al 18 aprile, con base a
Carpegna (PU) si terrà “Montefeltro. Borghi e castelli, parchi e natura con Urbino Patrimonio mondiale Unesco”, al quale parteciperanno
47 insegnanti della scuola primaria e secondaria. La lettura di un paesaggio non solo montano di particolare bellezza con la sua biodiversità e l’equilibrio tra antropizzazione e protezione offriranno numerosi spunti per una didattica su un territorio che è anche patrimonio mondiale da difendere e valorizzare. Tutto questo collegato con uno sviluppo sostenibile non facile da realizzare nonostante le numerose risorse presenti.
Pochi giorni dopo, dal 22 al 26 aprile a
Caorle (VE), è in programma “Le lagune del Veneto Orientale. Lidi e dune, valli e barene”, nel quale sarà offerto un percorso di conoscenza sui caratteri naturali e storicizzati dei litorali pianeggianti, dove sono presenti lagune e arenili. Il caso in esame, la Laguna di Caorle e Bibione, rappresenta un esempio, estendibile ad altri contesti ambientali, delle logiche evolutive e strutturali legate ai dinamismi naturali e alla gestione umana. Parteciperanno
55 insegnanti della scuola secondaria.
Infine, dal 27 aprile al primo maggio a
Palazzolo Acreide (SR), sarà la volta di “Magna Grecia: Syrakousai. I Monti Iblei e le Coste del Siracusano”, al quale parteciperanno
57 insegnanti della scuola primaria e secondaria. Qui l'offerta formativa sarà incentrata sulla conoscenza e la divulgazione del patrimonio storico, ambientale e sociologico della porzione siracusana dei Monti Iblei e delle coste della provincia. Si tratta di un territorio dove si possono individuare notevoli spunti di riflessione sull’interazione uomo-natura-ambiente.
I bambini della seconda primaria di Badilet in aula con il Cai Belluno © Daniela Mangiola
Un impegno crescente nei confronti della scuola
«Ai progetti di formazione docenti, che ormai hanno superato le cinquanta edizioni toccando tante aree del Paese diventate laboratori didattici a cielo aperto, il Cai ha rivolto al mondo della scuola altre proposte, queste mirate al coinvolgimento diretto degli alunni, con importanti risultati di partecipazione», afferma il Vicepresidente generale del Cub alpino italiano Francesco Carrer. «È il caso del concorso nazionale “Sbulliamoci”, con oltre 600 domande di partecipazione e una previsione di almeno 12.000 studenti coinvolti. Il 5 ottobre, in concomitanza con il Festival ASviS verrà proposta la Giornata della Sostenibilità a cui daremo il massimo risalto».
Una terza media di Ponte delle Alpi al Col dei Bos con il Cai Belluno © Cai Belluno
Carrer aggiunge come la presenza attiva e propositiva nel mondo della scuola da parte del Sodalizio abbia richiamato
collaborazioni sinergiche con altre associazioni, che hanno voluto condividere con il Cai progettualità e partecipazioni a bandi nazionali.
«Le potenzialità di vicinanza e collaborazione con docenti e giovani alunni non mancano, anzi; potremmo dire che sono pressoché illimitate, per questo destineremo ulteriori risorse ai progetti, sviluppati dalle Sezioni, di “turismo scolastico” sostenibile. Portare sempre più giovani in montagna, a scoprire l’ambiente, a capire il significato della biodiversità e a trascorrere possibilmente una notte in un rifugio è per noi un grande sogno. Un edificio si costruisce dalla base; il coinvolgimento e l’educazione all’ambiente delle giovani generazioni è un’azione strategica, di grande profilo morale».