Museomontagna, una mostra su Primo Levi e la montagna

Curata da Guido vaglio e Roberta Mori, “Le ossa della Terra. Primo Levi e la montagna” condurrà i visitatori alla scoperta del legame dello scrittore con i territori montani. La mostra sarà visitabile dal 26 gennaio, vigilia del Giorno della Memoria 2024
Primo Levi alla Capanna Margherita, anni Sessanta © Biblioteca nazionale Cai

In occasione del Giorno della Memoria 2024, che ricade il 27 gennaio di ogni anno, il Museo nazionale della montagna di Torino inaugurerà una mostra incentrata sul legame poco conosciuto di Primo Levi con la montagna, nato negli anni dell’adolescenza e tragicamente legato al destino dello scrittore.

Intitolata “Le ossa della Terra. Primo Levi e la montagna”, l'esposizione non sarà articolata solamente attorno alle parole dello scrittore, ma anche a fotografie storiche, oggetti, documenti, volumi ed estratti video provenienti da archivi pubblici e privati, oltre che dai suoi familiari e dal museo stesso.

Primo Levi fu arrestato nel dicembre 1943 in una regione di montagna, la Valle D'Aosta, e poi deportato ad Auschwitz. All'indomani dell'8 settembre 1943, l’espressione "andare in montagna" era infatti diventata sinonimo di una precisa scelta di campo, quella di aderire alla lotta partigiana. Dopo la guerra, sarà ancora la montagna a favorire e consolidare l’amicizia di Levi con altri due protagonisti del Novecento: Mario Rigoni Stern e Nuto Revelli.

Primo Levi al Pian de la Tornetta, 31 luglio 1983 © Biblioteca nazionale Cai

L’esposizione, ideata e prodotta dal Museomontagna in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi “Primo Levi” di Torino e curata da Guido Vaglio e Roberta Mori,  è accompagnata da un catalogo edito dal Museo. Oltre al testo dei curatori e alle immagini dei documenti e delle opere esposte, la pubblicazione accoglie contributi di Enrico Camanni, Massimo Gentili-Tedeschi, Giuseppe Mendicino, Alessandro Pastore, Marco Revelli e Domenico Scarpa.

La mostra sarà visitabile dal 26 gennaio al 13 ottobre 2024.