Moreno Pesce e il Team3Gambe, sull'Etna un sogno realizzato

L'atleta paralimpico ha raggiunto con i compagni i 2920 metri della Torre del Filosofo. Valeria Masala, l'unica del team a percorrere un itinerario diverso, ha raggiunto il Belvedere dell'Etna

«Abbiamo chiuso al top con tutti gli obiettivi raggiunti per ognuno di noi come ci eravamo prefissati. Possiamo dire che per tutti questo è un sogno realizzato e un incredibile risultato come team».

Queste le parole dell'atleta paralimpico Moreno Pesce che, insieme ai compagni del Team3Gambe, ha raggiunto mercoledì, nell’unica vera giornata di sole di questa spedizione, i 2920 metri della Torre del Filosofo. La vetta dell’Etna era comunque interdetta per la ripresa dell’attività vulcanica. Il giorno successivo nonostante il maltempo sono saliti alla Cresta del Mulo.

«Il giorno della salita ci sono state condizioni buone, la neve teneva e soprattutto abbiamo avuto un impatto fortissimo con la bellezza straordinaria dell’Etna», continua Pesce. «Torneremo presto perché ci ha affascinati! Tra l’altro il fatto che il vulcano sia in attività ha reso l’esperienza ancora più entusiasmante. Questa volta si sono mischiate davvero diverse situazioni di vita e salute regalando ulteriore valore a tutti!».

Insieme a lui sulla Torre del Filosofo sono arrivati Salvatore Cutaia, Cesare Galli e Massimo Cavenago.

Il supporto del Cai Catania

Valeria Masala, pluriamputata, è stata l'unica del Team3Gambe a percorrere un itinerario con un obiettivo diverso ma non meno affascinante. Con il supporto dei suoi accompagnatori, Franco Minutolo ed Enrica Messina (Cai Catania), ha infatti raggiunto il Belvedere dell’Etna, sopra la valle del Bove, dalla quale lo sguardo incrocia il mare di Sicilia.

Team3gambe Etna
Il gruppo in cammino sull'Etna © Team3gambe

Il valore aggiunto della salita

Il “Progetto Etna” è stato un banco di prova per tutti perché il vulcano presenta difficoltà ambientali oggettive a partire dal suolo lavico, certamente non comune. L’itinerario scelto prevedeva la salita proprio lungo la linea delle colate più recenti. Moreno Pesce voleva raggiungere il punto più alto possibile e toccare con mano i punti di uscita del calore vulcanico. Così è stato, ma il fatto di averlo raggiunto con più persone del suo gruppo è stato per lui un valore aggiunto.