Monti Tatra: direttissima invernale per i polacchi Czech, Kimel e Klimczak

I tre alpinisti polacchi sono riusciti a superare i 450 metri della parete nord-est, con difficoltà fino a VII, M8+
Foto di vetta per Czech, Kimel e Klimczak © Polski Himalaizm Sportowy

In questi giorni, la squadra composta da Michał Czech, Maciek Kimel e Tomek Klimczak ha salito in invernale la direttissima del muro orientale di Rysów (o Rysy), una bella via di 450 metri e con difficoltà valutate VII, M8+, in una zona remota dei monti Tatra. Solo per raggiungere l'attacco ci vogliono 4-5 ore e l'avvicinamento avviene sotto la costante minaccia delle valanghe. Il Meeraugspitze, in tedesco, è una montagna di 2501 metri, al confine tra Polonia e Slovenia, che presenta tre cime: la centrale è la più alta, la nord ovest è solo di un metro più bassa, a cui si aggiunge la sud est di 2473 metri. Nonostante la quota relativamente bassa, le temperature in inverno sono piuttosto rigide.

Ai tre alpinisti, la parte inferiore della parete si è presentata completamente innevata, mentre dopo il primo bivacco, Czech, Kimel e Klimczak hanno scalato prevalentemente su roccia in un susseguirsi di placca, diedri e fessure. 13 i tiri complessivi più l'uscita, l'undicesima lunghezza rappresenta il tiro chiave, con difficoltà in misto fino a M8+

In salita su terreno misto © Polski Himalaizm Sportowy

La direttissima ripercorre - in invernale- buona parte della via di Hendrych, Kulhavý e Sulovský, che la salirono nel 1975, con difficoltà all'epoca valutate in VI-, A3. I primi invece a salire in invernale la nord-est di Rysow erano stati Pavel "Bača" Vrtík e Martina Kratochvílová, che nel 2013 avevano aperto una nuova via - la Bily rys- a sinistra della direttissima, con difficoltà fino a M6/A2. Diverse altre cordate avevano tentato di salire in inverno la direttissima, senza riuscirci. 

La topo della via © Polski Himalaizm Sportowy