Uno sguardo verso la Punta San Matteo © Denis PerilliIl Monte Vioz è una delle cime più elevate che si possono raggiungere camminando. Il tutto è facilitato dalla presenza del Rifugio Mantova al Vioz, vero nido d’aquila ubicato a pochi minuti dalla vetta e straordinario belvedere sulla trentina Val di Peio. All’ambiente d’alta quota si aggiunge l’interesse storico, con i postamenti della Punta Linke (3632 m) che ancora oggi testimoniano la crudeltà e la durezza degli scontri della Prima Guerra Mondiale.
Escursione fattibile in giornata se ben allenati, ma si consiglia di pernottare al rifugio per poter godere a pieno il “mondo” dell’alta quota.
Accesso
Il Rifugio Doss dei Gembri (2315 m) si raggiunge con gli impianti da Peio Fonti.
Il Rifugio Mantova al Vioz e la Val di Peio © Denis PerilliItinerario
Da qui si procede per poche decine di metri sulla stradina della Val de la Mite (segnavia 138) per poi svoltare bruscamente a destra a risalire sul sentiero 105. A quota 2436, nelle vicinanze di Cima Vioz, la comoda traccia svolta nuovamente a sinistra per portarsi nel versante nord-orientale della montagna e proseguire fra magri pascoli e sfasciumi. Non resta che seguire il sentiero che supera la deviazione per la Val de la Mite e rimonta una parete scalinata fino al Bric (3206 m), dove si trovano alcune corde brevi metalliche che aiutano in caso di terreno bagnato. La salita continua fra rocce metamorfiche spezzate, sempre su ottima traccia, fino al Rifugio Mantova al Vioz (3535 m, 3.30 h).
La salita alla cima del Monte Vioz (3645 m) avviene in circa 30 minuti e offre una vista straordinaria sul Cevedale, sul Palon de La Mare, sulla Punta San Matteo, sulla Presanella e su molte vette più lontane.
L'avvicinamento ai baraccamenti di Punta Linke © Denis PerilliDiscesa
La discesa avviene sullo stesso sentiero fino al bivio con il sentiero 105A che in 30 minuti (fare attenzione ai sassi mobili) deposita in Val de la Mite dove, seguendo il sentiero 138 si fa ritorno al Rifugio Doss dei Gembri (3.30 h per l’intera discesa).
L’escursione di per sé non è difficoltosa, ma considerare che la quota può farsi sentire e incidere sulla velocità di marcia. Portare sempre con sé vestiario adatto alla quota, possibili anche nevicate estive.
Variante
Una variante consigliata è quella che, dal Monte Vioz porta in circa 30 minuti alla Punta Linke (3632 m), dove si trova un museo della Prima Guerra Mondiale scavato nella montagna. Per accedervi bisogna contattare il Rifugio Mantova per farsi accompagnare. Altri baraccamenti completano questa postazione bellica d’alta quota. Per raggiungerla bisogna scendere su un ampio spallone nevoso (sommità del Ghiacciaio dei Forni). Chiedere informazioni in rifugio sullo stato della traccia.
In rientro sul passaggio del Bric © Denis Perilli