Il Monte Vettore da Forca di Presta © Marta ZarelliLa via classica per raggiungere la cima più alta dei Sibillini, il percorso maggiormente battuto da escursionisti locali e visitatori. Il Monte Vettore con i suoi 2476 m di altitudine rappresenta la vetta più alta del massiccio e quella con maggior fascino considerata l’apertura e le vedute che arrivati in cima ripagano lo sforzo della lunga salita. Immersi in un ambiente alpino la salita abbraccia il profondo versante a sud che scende vertiginoso verso la via Salari e i paesini di Arquata del Tronto e risale dall’altro lato sui dolci pendii dei Monti della Laga. Dopo il Rifugio Zilioli si aprono viste superbe sulla valle del lago di Pilato.
Il dolomitico versante sud del Monte Vettore da Passo Galluccio © Marta ZarelliItinerario
La partenza dell’itinerario è al valico di Forca di Presta in corrispondenza di una tabella divulgativa del Parco Nazionale dei Monti Sibillini che ne racchiude le peculiarità e indica il punto di partenza del sentiero ufficiale escursionistico E15. La salita è continua ed è alleviata dai panorami mozzafiato sulla valle del Tronto che si apre a destra e che spazia dalla profonda valle costellata di piccoli paesi alle cime dei Monti della Laga. Superato il Monte Vettoretto (2052 m, 1.35 h) si continua in uno dei tratti di salita più ripidi fino al Rifugio Zilioli (1.50 h).
Dalla linea di spartiacque sopra al rifugio si procede in direzione ovest e si parte per l’ultimo tratto di salita che conduce in vetta. Il primo tratto è molto sassoso fino a quando in prossimità del fosso che scende nel lato meridionale del Vettore iniziano una serie di tornanti che zigzagano fino alla zona sommitale, quando le praterie primarie lasciano spazio al mare di calcare. Si passa una prima croce su di un basamento in cemento e si procede oltre fino alla croce di vetta del Monte Vettore (2476 m) la quale essendo molto piccola spesso si trova a terra o è piegata a causa di colpi inferti da fulmini (3 h). Il panorama dalla vetta è straordinario, si vedo infatti praticamente tutte le cime dei Sibillini essendo il Vettore la cima più alta e quella più a sud delle altre. In primo piano la valle dl Lago di Pilato con le cime da sud di Cima di Prato Pulito (2372 m), Cima del Lago (2423 m), Cima del Redentore (2448 m) e il roccioso Pizzo del Diavolo (2410 m). Continuando verso nord il Monte Argentella (2200 m), il Sasso di Palazzo Borghese (2145 m), il Monte Porche (2233 m). Oltre in direzione nord la catena si articola da ovest a est con il Monte Bove Sud (2169 m), Pizzo Berro (2259 m), Cima di Vallelunga (2221 m) e Monte Priora (2332 m) e il Monte Sibilla (2173 m) sopra al terribile squarcio a forma di Z. La cima più lontana è il Monte Rotondo (2102 m) riconoscibile dalla sua sagoma arrotondata.Volgendo lo sguardo a sud si apre il mondo dei Monti della Laga e dell’Appennino Abruzzese, la prima cima che sovrasta il paese di Spelonca è il Monte Comunitore (1695 m) oltre il quale la catena sale sopra i duemila metri con il Monte Macera della Morte (2073 m), Pizzo di Sevo (2419 m), Cima Lepri (2445 m), Pizzo di Moscio (2411 m) e Monte Gorzano (2458 m) cima più alta dei Monti della Laga. Nelle giornate limpide è possibile arrivare a vedere la cima più alta dell’Appennino, il Corno Grande, cima più alta del Gran Sasso (2912 m). A est domina il mare Adriatico e la campagna marchigiana a ovest l’altipiano di Castelluccio di Norcia e la dorsale secondaria dei Sibillini che lascia il passo alle colline umbre.
Discesa
Avviene per lo stesso itinerario (1.40 h) .
Monte Vettore © GR Marche CAI