Il foro di uscita dalla caverna sulla Cima Nord Es © Roberto CiriIl Monte Varadega si innalza in un angolo solitario del Mortirolo, di interesse sia escursionistico che storico per l'ottima strada militare che lo avvicina e il sentiero di arroccamento che conduce alla forcella fra le due vette della montagna. Costituisce una delle ultime elevazione della lunga dorsale che dalla Valle del Gavia si estende verso sud ovest fino al Passo del Mortirolo. La più elevata Cima Nord Est (2640 m) è divisa dalla Cima Sud Ovest (2634 m) da un'ampia forcella, ma se ne sconsiglia la salita del tratto finale ai meno esperti a causa del terreno roccioso ed esposto. Il versante settentrionale presenta un selvaggio ed aspro dirupo roccioso alto circa 300 metri, mentre quello occidentale lungo cui passa la via di salita presenta belle placconate rocciose che piombano sulla sottostante strada militare che attraversa i ghiaioni.
Accesso
Dalla Valtellina (Grosio) o dalla Valcamonica (Monno) seguire la strada per il Mortirolo e, poco oltre il Passo della Foppa per chi proviene dalla Valtellina o poco prima per chi proviene dalla Valcamonica, ad un centinaio di metri dal sottostante Albergo Passo del Mortirolo imboccare la piccola stradina asfaltata con indicazioni per Loc. Pianaccio - Malghe Varadega, Andrina, Salina, Bighera. La bella stradina fra il bosco di larici si inoltra dapprima in Valle Varadega e poi in Valle di Grom conducendo alla Malga Salina Bassa (2080 m ca.). Dopo circa tre chilometri sulla sinistra si dirama una stradina sterrata che conduce alla vicinissima e ben visibile Malga Andrina (2100 m) e prosegue verso la Loc. Pianaccio: poco prima della Malga Salina Bassa sulla sinistra si incontra uno spiazzo con un cartello e un ulteriore spiazzo più avanti a destra, ove parcheggiare.
Pendii sotto la cima © Roberto CiriItinerario
Dallo spiazzo erboso in cui si lascia l’auto seguire a ritroso la strada asfaltata fino al bivio per il Baitello Varadega (Case del Comune) e qui prendere la strada sterrata che conduce all’alpeggio e prosegue verso nord con viste sul dirupato versante ovest delle Cime di Grom. Giunti al terzo tornante della strada tralasciare dei segnavia rossi su dei sassi che indicano una traccia sulla destra che poi si perde per prati sotto il versante orientale del Monte Varadega, ma proseguire lungo la carrareccia fino alla larga sella erbosa con cartelli del Passo Varadega (2288 m, 1 h). Seguire la carrareccia militare verso destra (sent 448.3), ancora ottimamente conservata, che raggiunge un altro bivio con cartelli (1.15 h). Seguire a destra la mulattiera di arroccamento che, con varie svolte e poi attraversando un pendio erboso e poi un ghiaione a sinistra di una cresta rocciosa, raggiunge un cartello presso un bivio (1.45 h).
Indicazioni per la vetta del Varadega © Roberto CiriSeguire a destra lo stretto ma comodo sentiero che attraversa per rocce affioranti e ghiaie e compie alcune svolte rimanendo sotto la cresta rocciosa, gira a sinistra dopo un panoramico pulpito erboso e continua a mo’ di cengia fino ad un intaglio con un gendarme a destra e una parete inclinata a sinistra. Si continua a salire aggirando con varie svolte il roccioso versante meridionale del Monte Varadega fino ad un forcellino di cresta da cui si prosegue per una cengia erbosa orizzontale fino ad un altro forcellino con un gendarme, lasciando a sinistra una grande caverna. Oltre il forcellino proseguire per cengetta erbosa orizzontale leggermente esposta fino alla detritica forcella fra la Cima Sud Ovest a sinistra e la Cima Nord Est a destra. con cartello segnaletico e muretto di sassi (2616 m, 2.05 h). Da qui risalendo per roccioni a sinistra del cartello si guadagna la cresta rocciosa di massi accatastati sulla Cima Sud Ovest, da percorrere facendo attenzione ai profondi buchi fra i massi (passaggi di I grado). Raggiunto un gendarme si esce a sinistra per un intaglio, si traversa verso destra per cengetta erbosa e si guadagna la piccola croce di vetta in legno sfruttando un breve passaggio fra roccette ed erba a sinistra della croce (2634 m, 2.35 h).
La mulattiera verso la cima © Roberto CiriTornati alla forcella si può salire alla Cima Nord Est (solo per esperti con esperienza alpinistica): a destra del cartello risalire la scalinata di pietre squadrate che permette di entrare in una buia galleria scavata nella roccia sotto la cima e percorribile fino ad una “finestra” che si affaccia sul sottostante roccioso versante nord. Usciti dalla finestra si va subito a destra (guardando verso valle) e dopo un tratto su ghiaie instabili si arrampica sulle rocce soprastanti cercando i passaggi più semplici e mantenendosi vicini all´interno di un piccolo canalino (I+/II, esposto). Dopo una ventina di metri si esce in cresta, si svolta a destra e, superando i blocchi sommitali, si raggiunge l’ometto di sassi sulla cima (2640 m, 3 h). La discesa da qui si può effettuare seguendo la cresta nord est che porta più facilmente al goletto terminale di valle (2560 m), facendo la dovuta attenzione nei primi 50 metri. Dal goletto si ridiscende liberamente sulla destra in Val Varadega. Altrimenti a ritroso per il percorso di andata (5.30 h).
La scalinata che sale alla caverna sulla Cima Nord Est © Roberto Ciri