Monte Sciguelo. Via Scigully

Una via di misto effimera e affascinante
Il tracciato della Via Scigully © Andrea Parodi

È una via di misto invernale, breve ma elegante, in un ambiente assai suggestivo con il mare sullo sfondo. Quasi mai si trova in condizioni ideali, tuttavia, per partire all’avventura sognando la Scozia, è sufficiente una nevicata seguita da temperature abbastanza basse da far gelare le zolle erbose. Per ripeterla bisogna cogliere l’attimo, come Fulvio Scotto e Gabriele Canu che l’aprirono in una gelida giornata di bufera. Lungo la via si trovano alcuni chiodi, ma le protezioni sono da integrare.

Monte Sciguelo da nord © Andrea Parodi

Accesso

Si sale in auto sul Monte Beigua (1287 m) e, se la strada è pulita, si prosegue fino al Rifugio Pratorotondo (1110 m, catene a volte indispensabili). Se invece si deve partire a piedi dal Beigua, si calcoli almeno mezz’ora in più. 

Avvicinamento

Dal rifugio si procede verso sud in direzione del Monte Sciguelo emergente dai prati. Si scende sulla sinistra in un bosco piuttosto ripido, poi si traversa fra gli arbusti e si risale un poco per massi e rocce, fino alla base della parete nord-est. Quest’ultima è caratterizzata da un pilastro centrale con ai lati due evidenti canali. La Via Scigully sale per quello di destra (mezz’ora circa dal Rifugio Pratorotondo).

Il primo tiro della Via Scigully © Andrea Parodi

Itinerario
L1) Si oltrepassa una prima strozzatura, poi si rimonta il canale per erba gelata e rocce affioranti, fino a raggiungere alcuni alberelli. 35m, M3+
L2) Superando a sinistra uno strapiombo, si entra in un diedro che sulla destra forma una lama. Un’uscita delicata su erba conduce infine alla nicchia in cui si sosta. 20m, M5
L3) Si vince lo strapiombo sopra la sosta, si oltrepassa un grosso masso appoggiato (da non sollecitare troppo!), poi si continua su terreno più facile e si sosta presso un affioramento roccioso. 35m, M4
Salendo per un facile pendio si guadagna la vetta del Monte Sciguelo (1103 m).

Discesa
Si scende facilmente verso nord, fino alla traccia della carrareccia che, in dolce salita, riporta al Rifugio Pratorotondo.

Il terzo tiro della Via Scigully © Andrea Parodi

Primi salitori: Fulvio Scotto, Gabriele Canu, 14/02/2010
Difficoltà: TD+, II, M5
Dislivello via: 90 m
Esposizione: nord-est
Punti d’appoggio: Rifugio Pratorotondo
Caratteristiche: via di misto con protezioni da integrare.
Attrezzatura: due corde da 40 m, friend BD fino al n. 3 (utile eventualmente anche il 4), nut, chiodi a lama, a punta e a U

https://www.openstreetmap.org/#map=14/44.4185/8.5963

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