Monte Penello, una festa per la frequentazione sostenibile della montagna

I soci della Sottosezione del CAI ULE Genova Sestri si sono ritrovati in buon numero sul Monte Penello per celebrare la festa dei due bivacchi che si trovano in questa montagna del ponente genovese, accogliendo, come avviene ogni anno dal 2015, gli escursionisti con focaccia, vino bianco, torte portate dalle nostre socie e tè caldo. Il meteo favorevole ha facilitato la buona riuscita del semplice momento conviviale a cui hanno partecipato anche diversi soci delle altre Sezioni del CAI e Giancarlo Nardi Consigliere del CAI Centrale.
Bivacchi del Monte Penello

La manifestazione è realizzata annualmente per promuovere la conoscenza e la frequentazione responsabile di uno dei posti più suggestivi dello spartiacque tirrenico-adriatico posto nel territorio di Genova ad un’altezza di 996 metri. Crocevia che dista di pochi chilometri dal mare ed è in corrispondenza del percorso del “Sentiero Italia” e della “Alta Via dei Monti Liguri“, da cui si gode una vista panoramica sulla riviera ligure che spazia dalle Alpi Apuane alle Alpi Occidentali, dalla Corsica all’arco alpino, oltre il gruppo del Monte Rosa.

I due bivacchi denominati: “Bellani” e “Bruzzone –Zucchelli” si trovano sulla cima del monte Penello e sono stati realizzati sulle rovine di due manufatti che in origine e fino alla fine del periodo bellico (1945) erano adibiti a deposito di munizioni delle forze armate in quanto nelle vicinanze erano presenti postazioni di contraerea. Negli anni '80 un gruppo di escursionisti pegliesi, denominato GEP, ha provveduto ad una prima ristrutturazione rendendoli nuovamente agibili; purtroppo col trascorrere del tempo, le intemperie li avevano gravemente deteriorati perciò, in occasione delle attività celebrative del 90° di fondazione della Sottosezione di Genova Sestri (2015) si è deciso di renderli novamente utilizzabili iniziando una completa ristrutturazione che basandosi solo sul volontariato dei soci e sulle loro specifiche competenze è stata completata nel 2018.

Si raggiungono attraverso vari percorsi escursionistici: dal Passo del Turchino, dalla Colla di Praglia, da San Pietro di Masone, da San carlo di Cese, da Genova Pegli, da Genova Prà e dall’ Acquasanta utilizzando anche il treno (linea Genova-Ovada). Come tutti i ricoveri di emergenza anche questi sono sempre aperti e accessibili liberamente, offrono stufa e legna, procurata dai soci, luce assicurata dai pannelli solari, diversi posti letto per chi si ferma durante delle traversate ed anche se non c’è acqua, nelle vicinanze si trova una sorgente dove approvvigionarsi.

I bivacchi non sono di proprietà del CAI né sono stati assegnati in concessione dal demanio, ma è volere della Sottosezione che ne cura la manutenzione che queste strutture continuino ad accogliere gli escursionisti che vi si rifugiano in caso di brutto tempo e che possano essere frequentati anche dalle nuove generazioni dando loro un esempio di amore e rispetto dell’ambiente perciò ne curano costantemente manutenzione e ripristino dei danni involontari o di vandalismo e, nei limiti del possibile, garantendo la presenza di soci nei giorni festivi quando transitano più persone.