Monte Morrone (2061 m), Cima Sulmona (2001 m)

Un osservatorio privilegiato sulla Montagna Madre d’Abruzzo, la Majella
Dal Monte Morrone (2061 m) vista della Maiella © Giuseppe Albrizio

Si parte da Roccacaramanico, uno dei borghi medievali più belli d’Abruzzo, posto su uno sperone roccioso a 1080 metri sul livello del mare in una località molto nevosa grazie all’esposizione diretta alle correnti fredde balcaniche che risalgono verso la montagna producendo l’effetto di stau. Durante gran parte del giro ad anello si gode di un paesaggio incredibile sulle cime e rave della Maiella, sul Gran Sasso, sul Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e sul Mare Adriatico. Il Monte Morrone è noto per i suoi eremi, molti dei quali furono dimora di Pietro del Morrone (Pietro Angelerio) che voleva servire Dio soprattutto come eremita e che diventerà Papa Celestino V (consacrato il 29 agosto 1294 all’Aquila). Nato nel 1209 o 1210, entrò (1230) nel monastero benedettino di Santa Maria in Faifoli (Molise). A Roma venne ordinato sacerdote tra il 1233 e il 1234 e ottenne dal Papa il permesso di dedicarsi alla vita eremitica. Dal 1235 al 1240 si ritirò sul Monte Morrone dove sperimentò la solitudine assoluta e la totale povertà. Quando cominciò a diffondersi la fama della sua santità e delle guarigioni da lui operate cominciò l’accorrere di folle sempre più numerose di fedeli. Per sottrarsi alla curiosità dei pellegrini che lo andavano a cercare cercò di ritirarsi in luoghi sempre più inaccessibili senza riuscire tuttavia a isolarsi dal mondo. 

Accesso
Dall’autostrada A24 Roma-L’Aquila-Teramo e poi A25 direzione Pescara (Strade dei Parchi) si esce al casello di Pratola Peligna-Sulmona. Imboccata la Strada Statale dell’Appennino Abruzzese ed Appulo Sannitica N° 17 ad un incrocio si gira a sinistra per Cansano-Campo di Giove; al successivo bivio si va a sinistra per Pacentro. Usciti dall’abitato si sale verso il Guado San Leonardo (1282 m), superato il passo si scende dall’altra parte fino al paese di Roccacaramanico dove si può parcheggiare su uno spiazzo a sinistra prima dell’ingresso dell’abitato, oppure si può salire a monte del paese e parcheggiare presso il vecchio cimitero (1080 m) comunque guadagnando poco tempo.

La Maiella vista salendo sul Monte Morrone © Giuseppe Albrizio

Itinerario
Dal vecchio cimitero (1080 m) si segue la sterrata verso monte che subito si biforca, si trascura a sinistra il sentiero Q6 (che si percorrerà al ritorno) e si prosegue a destra (nord-ovest) su una strada pianeggiante (sentiero Q7). Ad un bivio si lascia a sinistra una sterrata che sale nel bosco e si giunge ad un secondo bivio presso la località Rava del Confine (1130 m, 0.30 h) dove si abbandona il Q7, che prosegue dritto, per imboccare a sinistra una mulattiera segnata con la lettera S (Sentiero dello Spirito).  

Si sale ripidamente nel bosco (sud-ovest) a serpentina costeggiando a destra il Fosso della Rava del Confine che presenta segni di recenti valanghe, ci sono numerosi alberi sradicati. Più in alto (1360 m, 1.15 h) il sentiero sale a mezza costa verso destra (nord-ovest) e diventa più agevole. Attraversate alcune radure si esce definitivamente dal bosco, si superano alcuni costoni secondari, si gira progressivamente verso sinistra (ovest) e si entra nella conca prativa detta Jaccio della Madonna vicino all’omonimo rifugio restaurato nell’anno 2005, gestito dal CAI di Pescara e con una stanza sempre aperta (1776 m, 2.30 h). Ripreso il sentiero si raggiunge l’estremità settentrionale della conca, dove ci sono antichi stazzi delimitati da muri a secco, da qui si sale in direzione nord verso la dorsale principale, seguendola con un giro antiorario a ferro di cavallo fino a raggiungere la croce di vetta del Monte Morrone (2061 m, 3.45 h), da dove si osservano la catena del Gran Sasso e la costa del Mar Adriatico.

Rifugio Campotosto © Giuseppe Albrizio

Dalla cima del Morrone si scende, seguendo sempre il sentiero S in questo tratto in comune al sentiero Q3, per l’ampia cresta sud-est fino ad una sella (1888 m) da dove, trascurando i sentieri segnati, si risale, senza via obbligata, fin sulla Cima Sulmona (2001 m, 4.30 h): bella vista, in direzione nord, sul sottostante pianoro Jaccio della Madonna con l’omonimo lago.  Si prosegue nella stessa direzione (sud-est) lungo una cresta, rocciosa ed erbosa, a saliscendi fino a raggiungere la cima di quota 2000 m (4.40 h) con ottima la vista sulla Majella. Sempre avanti lungo il panoramico e facile crinale fino a scendere nei pressi del Rifugio Capoposto che si vede all’ultimo momento, località Mandra Castrata-la Piscina (1775 m, 5.25 h).

Passato il Rifugio si giunge subito ad un incrocio segnato da tabelle escursionistiche (1755 m) e, con una deviazione a destra seguendo il sentiero Q6, si giunge presso la croce e la lapide che ricorda la disgrazia avvenuta in questo luogo, l’uccisione di due ragazze escursioniste nell’Agosto del 1997 da parte di un folle pastore. Nei pressi c’è un rifugio, Capanna Sociale, dedicato dalla Sezione CAI di Sulmona a Diana e Tamara (1780 m, 5.40 h).

Ritornati all’incrocio (1755 m) si segue a destra il sentiero Q3 in direzione Guado San Leonardo-Roccacaramanico; dopo aver percorso 500 metri quasi in piano, al successivo incrocio, sempre segnalato da frecce escursionistiche (1728 m) si va a sinistra seguendo un’ottima mulattiera a tornanti (segnavia Q6) che perde velocemente quota sulla dorsale boscosa a sinistra (senso orografico) della Rava dell’Inferno, direzione est, il sentiero è conosciuto come “direttissima”. Più in basso si entra nel vallone Rava del Ferro (1280 m) per abbandonarlo subito e spostarsi a mezza costa a sinistra (nord). Si traversa sotto i salti di roccia della Costa del Sole e si passa un tratto di sentiero franato in corrispondenza del Fosso di Ponte Luciano (1195 m). Ancora un piccolo tratto (a destra si nota una presa d’acqua), e si giunge all’incrocio con il sentiero percorso all’andata, pochi minuti e si è presso il vecchio cimitero dove si conclude l’escursione (1080 m, 7.25 h).

Cima Sulmona, con in secondo piano il Monte Amaro (Maiella) © Giuseppe Albrizio

Partenza e arrivo il borgo di Roccacaramanico (San Eufemia a Majella-PE)
Durata: 7.25 h
Dislivello: +1200 m
Lunghezza: 17 km
Difficoltà: EE
Punti d’appoggio: Rifugio Jaccio della Madonna (una stanza sempre aperta), Rifugio Capoposto (una stanza sempre aperta), Rifugio Capanna Sociale Diana e Tamara (chiuso, informarsi presso la sezione del CAI di Sulmona).
Periodo consigliato: maggio-novembre

https://www.openstreetmap.org/#map=13/42.0961/13.9380

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