MONTE FRASASSI

A picco sulla profonda gola, dove volano le aquile

È uno degli itinerari più vari del Parco Regionale Gola della Rossa e Frasassi. Con partenza dal caratteristico borgo di San Vittore, famoso per la sua abbazia romanica per essere il punto di accesso alle Grotte di Frasassi, l’itinerario risale il versante meridionale del Monte Ginguno fino a collegarsi con il Sentiero dell’Aquila. Quest’ultimo un anello a tratti panoramico che sovrasta le piccole frazioni del territorio di Genga regalando scorci sulle gole di Frasassi e sulla Vallesina. Con un po’ di fortuna è possibile ammirare l’aquila reale veleggiare nei cieli di Frasassi.

Accesso

San Vittore si trova a est dell'ingresso delle Grotte di Frasassi e altrettanto vicina a Genga, servita dalla rete ferroviaria e dalla SS76.

Chiesa di San Vittore alle Chiuse © Marta Zarelli

Itinerario
Dal piccolo borgo di San Vittore, con alle spalle la chiesa di San Vittore alle Chiuse (fondata probabilmente alla fine del X secolo-la prima citazione è del 1007-e ricostruita nelle forme attuali nella seconda metà dell'XI secolo), si superano l'arco medioevale e il ponte romano per prendere subito a sinistra un sentiero che costeggia il fiume Sentino in direzione Monte Frasassi e si procede dritti. Al primo bivio girare a destra in salita nel bosco e continuare su stesso sentiero 139 con una serie di tornanti che salgono tra carpini neri e arbusti di macchia mediterranea fino ad un bivio. Evitate i sentieri che partono a destra e a sinistra e proseguire dritti in salita fino a giungere ad uno slargo con panchine, punto panoramico con una vista aperta su San Vittore e la Vallesina (1.20 h). 

Si intercetta in questo punto il Sentiero dell'Aquila, un giro ad anello intorno alle cime di Monte Ginguno (734 m) e Monte La Croce (782m), di facile percorrenza. Proseguire quindi prima in salita (ovest) su sterrato e poi con andamento pianeggiante per circa cento metri, girando a sinistra (segnaletica verticale con frecce direzionali, sud) e proseguendo nel sentiero che entra nel bosco fino ad una deviazione. Prendendo a sinistra si inizia l'anello intorno al Monte Frasassi, un anello che attraversa un folto bosco a prevalenza di lecci con esemplari molto antichi soprattutto nella parte sommitale. Il terreno inizia ad essere più roccioso, fare attenzione in caso di pioggia o terreno sentiero bagnato, e a breve si apre un punto panoramico su San Vittore e la Gola della Rossa (ovest) l'altra valle profonda scavata dal Fiume Sentino (1.50 h). 

Panorama poco sotto la cima del Monte Frasassi

Proseguire dal primo punto panoramico tornando leggermente indietro e proseguendo sulla sinistra, in questo tratto il fondo diventa più roccioso a tratti e il bosco si alterna a delle radure dalle quali è possibile ammirare il Monte Revellone (541 m) e il San Vicino (1480 m) in direzione sud-est, nonché la Vallesina verso sud in direzione di Cerreto d'Esi e Matelica. Continuando su sentiero, la traccia inizia a scendere e costeggia il filo di cresta del versante sinistro orografico della Gola di Frasassi. Dall'altro lato della gola si innalza imponente il Monte Valmontagnana (930 m), dai cui prati sommitali sono stati scoperti dei fori dai quali si sono calati gli speleologi che per la prima volta sono riusciti ad accedere a quella che oggi si chiama la Grotta del Vento. Proseguendo in discesa il sentiero scende in un bosco sempre più fitto di lecci e devia naturalmente verso nord in leggera salita. Dopo circa 50 metri proseguire a sinistra su traccia di sentiero (andando dritti si sale in cima al Monte Frasassi in circa 20 minuti). Il sentiero passa sull'altro versante del Monte Frasassi con punti panoramici verso ovest e le frazioni di Rosenga e Vallemania. Proseguire su traccia nel bosco che in breve conduce al punto di partenza dell'anello del monte (2.10 h). Qui ci si dirige verso il cartello segnavia e e si riprende lo sterrato dal quale si è giunti. 

Sopra Vallemania, lungo il Sentiero dell'Aquila © Marta Zarelli

Continuare a sinistra percorrendo lo sterrato fino alla piccola frazione di Rosenga dove ci si immette su asfalto (2.30 h). Dopo duecento metri si prende il largo tratturo sulla destra, in corrispondenza di un parco giochi, area pic-nic, e ci si addentra nel bosco in leggera discesa fino a giungere nella parte superiore della frazione Vallemania (2.45 h) dove ad un incrocio di sentieri si procede a destra su largo tratturo che in breve diventa molto ripido in direzione di Piano di Serra. Terminata la breve ma intensa salita si arriva ad un incrocio di sentieri nel bosco (andando a destra si sale per la cima di Monte la Croce,  1h a/r). Si prosegue su sentiero principale nel bosco passando nel versante nord di Monte la Croce e si continua scendendo fino a giungere ad un punto panoramico sulla frazione Cerqueto (3.30 h). 

Continuando in direzione sud, si riparte in salita per poi continuare dolcemente su curva di livello fino ad arrivare al Rifugio Forestale di Monte Ginguno (4h). Dopo una meritata pausa si continua su sentiero principale fino ad un punto panoramico, luogo ideale di avvistamento dell’aquila reale e dei rapaci che popolano le pareti rocciose di Frasassi. Proseguendo verso ovest in breve si chiude l’anello del Sentiero dell’aquila (4.10 h) per continuare rientrando in discesa verso il centro di San Vittore, dallo stesso itinerario di salita (5 h).

Sul Sentiero dell'Aquila © Marta Zarelli

 

Partenza e arrivo: San Vittore (204 m)
Distanza: 11,5 km 
Dislivello: 805 m
Durata: 5 h  
Difficoltà: E (escursionisti)
Punti di appoggio: Rifugio Forestale di Monte Ginguno
Periodo consigliato: aprile-maggio e settembre-novembre

https://www.openstreetmap.org/#map=15/43.4065/12.9579

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