Monte Cervia (1438 m)

Un bel panorama sul Lago del Turano
I salti di roccia del Monte Cervia © Giuseppe Albrizio

Percorso ad anello, perfettamente segnalato, con partenza e arrivo nel borgo di Collegiove (comune in provincia di Rieti). Il sentiero risale a serpentina  la parete rocciosa nord-est del Monte Cervia sfruttando la Valle di Varco. Usciti in cresta il percorso diventa spettacolare con bellissime viste sul Lago del Turano e i paesi di Colle di Tora e Castel di Tora che si affacciano sullo specchio d’acqua. Più in alto Il panorama si allarga sul Monte Nuria, Terminillo, Soratte, Velino-Sirente, Gran Sasso e sul Monte Navegna visto da un’angolazione insolita.  

Accesso
Dalla strada a scorrimento veloce Rieti-Torano si esce a Gamagna e si seguono le indicazioni per il Lago del Salto e Fiumata. Dopo aver costeggiato, per un tratto, il bacino artificiale si sale a Marcetelli. Attraversato il paese, si prosegue tra boschi di castagno fino all’inizio dell’abitato di Collegiove. Si parcheggia subito dopo le prime case su uno spiazzo a destra (1030 m).  
Nota: La strada Marcetelli-Collegiove quando c’è neve potrebbe essere chiusa al traffico, l’alternativa è dall’autostrada A24 Roma-L’Aquila; si esce al casello Carsoli-Oricola e si seguono le indicazioni per Rieti-Lago del Turano. Prima del lago, ad un bivio, si va a destra per Collalto Sabino e poi si seguono le indicazioni per Collegiove. Giunti al paese si continua sulla strada principale che sale verso la parte alta del borgo e porta a Marcetelli. Prima delle ultime case si parcheggia sullo spiazzo a sinistra, lo stesso già menzionato sopra (1030 m).

La dorsale nord-ovest del Cervia e il Monte Navegna © Giuseppe Albrizio

Itinerario
Proprio sullo spiazzo c’è una freccia escursionistica che indica la direzione del sentiero 344 (sud), è quello che si percorrerà al ritorno. Quindi si prende la direzione opposta (nord) percorrendo la strada principale per Marcetelli che va in salita. Dopo cento metri si giunge presso una curva dove, a sinistra, c'è un edificio disabitato, subito dopo il fabbricato, sempre a sinistra, c’è la freccia che indica il sentiero 343 che bisogna percorrere (ovest) per la Valle di Varco e il Monte Cervia.  Si sale, faticosamente su un prato scosceso, prima in direzione dei salti di roccia del Cervia (ovest), è visibile a sinistra una grande Croce di una cima secondaria del Cervia, poi a mezza costa verso destra (nord-ovest) e infine si piega a sinistra (sud-ovest) a serpentina tra le rocce su una bella mulattiera.
Passato il tratto più ripido e roccioso del versante nord-est della montagna si esce su una bella conca erbosa, Valle di Varco (1300 m). Ancora avanti sul prato e si raggiunge l’ampia dorsale (1371 m, 1 h), ci sono numerosi cartelli escursionistici, bella la vista sul Lago del Turano. Facendo una deviazione dalla via che dobbiamo percorrere e seguendo l’ampia dorsale a destra (nord) si tocca il Colle Lobbio (1386 m) dove si ha una visuale migliore sul Lago del Turano, proseguendo si raggiunge il punto dove la cresta inizia a perdere decisamente quota, il panorama si allarga sul Monte Filone.

Collegiove visto dal Monte Cervia © Giuseppe Albrizio

Ritornati a quota 1371 m (1.30 h) si continua a salire sull’ampia cresta verso Sud fino a raggiungere la vetta del Monte Cervia (1438 m, 2 h). Sulla cima c’è una croce di legno, un punto trigonometrico, una lapide e un piccolo presepe. Si prosegue verso Sud-Est a saliscendi sulla cresta rocciosa e erbosa raggiungendo la grossa croce di quota 1394 m (quella che si vedeva dal prato scosceso all’inizio dell’escursione), ottimo la sguardo sui borghi di Collegiove, San Lorenzo e Nespolo. Ancora avanti e si scende ad una sella (1350 m) dove si trascura un sentiero a sinistra (est), un sentiero segnato tantissimi anni fa, con bandierine gialle-rosse ormai sbiadite, che percorre il Fosso delle Sambuce e riporta a Collegiove (potrebbe essere usato come “via di fuga” in caso di maltempo improvviso, è un sentiero ripidissimo e scivoloso). Si continua sempre in direzione sud-est salendo sulla Cima di Vena Maggiore (1370 m) e scendendo dall’altra parte lungo una scomoda cresta (località Piè Cervia) piena di spuntoni rocciosi, la via è segnata molto bene con bandierine bianche-rosse. 

Infine si raggiunge uno sterrata che presa a sinistra riporta a Collegiove. Si passa accanto ad una fonte, si supera una seconda fonte, una statua della Madonna, un’ultima fonte con bottino (tutte non presenti sulla cartina IGM), poi la via diventa asfaltata e scende nel punto dove è parcheggiata l’auto (1030 m, 4 h).

Uno sguardo su Ricetto a sinistra, Nespolo a destra e il Monte Velino © Giuseppe Albrizio

Partenza e arrivo: Marcetelli, Rieti (1030 m)

Lunghezza: 9,5 km

Dislivello: +570 m

Durata: 4 h

Difficoltà: E (escursionisti)

Punti d’appoggio: nessuno

Periodo consigliato: aprile-novembre

https://www.openstreetmap.org/#map=13/42.1757/13.0127

 

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